IL CONSIGLIO COMUNALE VOTA ALL’UNANIMITA’: RICORSO CONTRO IL VIA LIBERA AL NUOVO IMPIANTO RIFIUTI

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IL SINDACO LANFRANCO PRINCIPI

La delibera dà mandato a sindaco e giunta di avviare ogni atto per contrastare la realizzazione del nuovo impianto rifiuti che ha avuto l’ok della conferenza dei servizi in Regione lo scorso 23 giugno

Scaramucce tra “sindaci” Principi-Terra sul parere positivo del Comune all’ampliamento di Rida nel 2003.

Fabio Altissimi patron di Rida Ambiente: “L’importante era dire No al gruppo”

 

di Riccardo Toffoli

Il Consiglio comunale di Aprilia approva all’unanimità la mozione che impegna il Sindaco e la Giunta a porre in essere ogni atto volto a scongiurare la realizzazione del nuovo impianto dei rifiuti che ha avuto l’ok della conferenza dei servizi in Regione il 23 giugno scorso. Il progetto, manca ancora il provvedimento ufficiale ma è una formalità, prevede la realizzazione di un impianto che lavorerà i rifiuti di scarto provenienti da altri impianti e altrimenti destinati a discarica, per ottenerne combustibile. Il Consiglio è stato richiesto da Aprilia Civica, i 9 consiglieri dell’opposizione e ha approvato sia la proposta di delibera letta dalla consigliera Luana Caporaso sia gli emendamenti apportati da Luana Caporaso stessa e da Ilaria Cavallin di Unione Civica. Tra i motivi: l’area a vocazione agricola, il fatto che la zona e in genere tutto il territorio apriliano è sovraccarico di impianti, il peso del traffico dei mezzi sulla viabilità locale. Da tutti i consiglieri è venuto un unico coro: “Aprilia non fa Ato da sola e non può diventare la pattumiera della Regione”. Durante il Consiglio, nonostante l’unità d’intenti, sono scoppiate scintille tra l’ex sindaco Antonio Terra e il nuovo sindaco Lanfranco Principi che ha tirato fuori dal cilindro un parere positivo all’ampliamento di Rida del 2002 quando Terra era assessore all’urbanistica della giunta Meddi. Rida Ambiente va giù duro: “Nessuno dei consiglieri che ha votato la contrarietà ha letto anche una sintetica relazione del progetto. L’importante era dire no al gruppo Rida Ambiente”. Il nuovo impianto infatti è stato presentato dalla società M.T.S. AMBIENTE INNOVAZIONI E TECNOLOGIE che è collegata a Rida, patron Fabio Altissimi.

“PRESENTEREMO RICORSO CONTRO IL VERBALE DELLA CONFERENZA”                 

IL SINDACO LANFRANCO PRINCIPI

21 sono stati i consiglieri presenti in aula che hanno votato il 3 agosto la delibera con la quale si dà mandato al sindaco e alla giunta di porre in essere ogni azione utile per contrastare la realizzazione del progetto approvato dalla conferenza dei servizi il 23 giugno scorso. Alla proposta di delibera iniziale sono stati aggiunti degli emendamenti. Il primo è stato proposto da Luana Caporaso e gli altri dalla consigliera di Unione Civica Ilaria Cavallin. Con questi ultimi si è maggiormente posta l’attenzione sulle istanze dei cittadini residenti e delle associazioni del territorio. Ilaria Cavallin ha anche letto una lettera dell’associazione Aprilia Libera che il sindaco Principi ha ringraziato per essersi mossa fin da subito e al fianco dell’amministrazione. Con la delibera si impegna il sindaco a presentare ricorso presso il Tar e a promuovere un’audizione del nuovo assessore regionale ai rifiuti Fabrizio Ghera. Il sindaco Principi ha spiegato in Consiglio che l’amministrazione si era già mossa per tempo da un lato per valutare la possibilità di presentare ricorso al Tar contro il verbale conclusivo della conferenza dei servizi e dall’altro per incontrare l’assessore Ghera. “Non appena abbiamo ricevuto il verbale conclusivo della conferenza dei servizi – ha detto il sindaco Principi- ci siamo immediatamente attivati con l’ufficio legale e con l’assessore Ghera. Questo è avvenuto ancor prima di aver ricevuto la richiesta di convocazione del Consiglio comunale da parte dell’opposizione. Con l’ufficio legale abbiamo ragionato sull’opportunità di impugnare anche il verbale oltre che l’atto autorizzativo definitivo e abbiamo valutato che fosse necessario. Infatti sul verbale si precisa che lo stesso costituisce il provvedimento autorizzatorio unico regionale. E quindi era necessario impugnare anche questo”.

MARCHITTI: “NOSTRE BUONE PRATICHE DOVREBBERO RIDURRE

Assessore Vittorio Marchitti

L’IMPIANTISTICA” – Ad aprire il dibattito del Consiglio comunale, la relazione dell’assessore all’ambiente Vittorio Marchitti. “Le motivazioni di questa delibera – spiega l’assessore- ricalcano quelle già espresse nella delibera del 2022 di contrarietà al progetto che il Consiglio ha votato allora all’unanimità. Inoltre viene inserito quanto indicato dagli uffici comunali competenti. L’intervento è in zona agricola per un paio di ettari circa. Ciò causa ulteriore consumo di suolo. Si stima che passeranno una media di 75 mezzi al giorno con un evidente aumento del traffico veicolare per i 1700 abitanti residenti. Gli uffici comunali hanno ribadito che devono preferirsi le aree industriali per questo tipo di interventi e ad Aprilia ci sono 300 ettari circa residui di zone industriali. I dati Ispra del 2020 ci dicono che ad Aprilia si producono 450 kg di rifiuti ad abitante con una differenziata che arriva oltre il 70%. La media regionale registra 492 kg di rifiuti ad abitante e solo 52% di differenziata. Le nostre buone pratiche dovrebbero ridurre il fabbisogno dell’impiantistica. L’impianto si troverà a 400 metri dal nucleo Sacida e 100 metri dal limite del nucleo nord dei Cinque Archi in un territorio interessato dal piano di recupero che quindi deve avere servizi e zone a potenziale espansione”.

TERRA: “SE LA LEGGE REGIONALE AFFIDA AGLI EGATO LA GESTIONE DEI RIFIUTI, LA REGIONE DOVREBBE CONGELARE TUTTE LE PROCEDURE IN ESSERE”

L’EX SINDACO ANTONIO TERRA

La maggioranza ha tenuto a puntualizzare l’impegno per contrastare questo progetto e ha punzecchiato l’opposizione, accusata di aver chiesto con troppa fretta un Consiglio comunale mentre devono essere valutate molte cose per non creare falle nell’opposizione al progetto. L’opposizione invece, ha punzecchiato la maggioranza per il primo “regalo” fatto ad Aprilia dalla tanto sbandierata “filiera di governo”. Dal consigliere della lista Caporaso Davide Zingaretti è arrivato l’appello a mantenere l’unità su questi temi perché, ha detto: “il ciclo dei rifiuti sia provinciale e non solo apriliano. Bisognerebbe distribuire gli impianti su tutti i 33 comuni della provincia ma la politica invece vorrebbe chiudere i rifiuti nella nostra città”. Gli fa eco Sonia Bianchi di Aprilia 2023: “no corale al nostro territorio come pattumiera regionale”. E infine Fabrizio Fiorentini di Uniti per Aprilia che dice senza mezzi termini: “termini come l’ambiente non possono andare in vacanza”. A dare qualche elemento in più però è stato Antonio Terra. L’ex sindaco ha ripercorso le tappe che hanno portato l’impiantistica sui rifiuti in città e poi ha dato qualche “stoccata” all’attuale giunta regionale. “Noi non ce l’abbiamo mai avuta con questo o quell’altro imprenditore –ha detto- in questi 14 anni di governo civico abbiamo avuto una visione molto chiara sul tema. Abbiamo cercato di mantenere rapporti positivi con gli impianti che ci siamo ritrovati e con i quali abbiamo avviato anche dei percorsi di conoscenza sul territorio. Ma allo stesso tempo abbiamo detto no ad altri impianti. Lo abbiamo fatto con tutti dando ad esempio parere negativo su Casalazzara, facendo ricorso sulla discarica del commissario, dando parere contrario alla ricostruzione della Loas o il no all’inceneritore. Questo è avvenuto senza guardare in faccia nessuno che era a Roma, andando dritto sulla nostra strada. Bisogna alzare il livello del confronto e dello scontro per far capire che su questo versante è ora di finirla. Sono preoccupato perché in itinere non c’è solo quest’impianto ma c’è anche la possibilità di una discarica. Dalla Regione dobbiamo capire molto e per questo dobbiamo invitare tutti i consiglieri regionali eletti sul territorio per darci delle spiegazioni. Se la legge regionale istituisce gli Egato e affida a questi organismi il compito di individuare aree e impianti, le richieste in essere dovrebbero essere congelate. Perché la Regione continua a dare autorizzazioni? Dovrebbe fermare qualunque tipo di autorizzazione. La nuova amministrazione regionale è venuta ad Aprilia non dicendo che ci avrebbe dato nuovi impianti sui rifiuti di cui non abbiamo bisogno. I cittadini si aspettano quello che è stato promesso: le strade e le fogne, non nuovi impianti di rifiuti”. Gli fa eco Davide Tiligna che sentenzia: “è cambiato colore politico, ma il modo di operare della Regione è sempre lo stesso”.

SCINTILLE TRA SINDACI – Le scintille poi sono scoppiate tra i due sindaci: Principi e Terra. Principi ha accusato l’ex sindaco di aver dato parere favorevole nel 2002 ad un ampliamento di Rida. “Nel 2002 lei –ha detto Principi- era assessore all’urbanistica e la Rida richiedeva un ampliamento con una conferenza istruttoria. Il Comune di Aprilia ha espresso parere favorevole in quanto l’attività era già esistente ed operava in un territorio già compromesso. Queste le motivazioni”. L’ex sindaco però non si è tirato indietro. “Con gli impianti esistenti, la nostra amministrazione civica ha trovato un punto d’incontro –ha detto- ma ciò non è stato con le proposte di nuovi impianti. Nel 2003 siamo andati in conferenza per realizzare una tettoia, delle recinzioni, degli uffici e spogliatoio rispetto ad uno stabilimento già realizzato. Tra l’altro nel 2003 l’azienda non ancora decollata. Abbiamo detto che il lotto era in stato di degrado, chi ha verbalizzato ha trascritto male”.

RIDA: “PROGETTO IN FASE EMBRIONALE, NESSUNO DEI CONSIGLIERI HA LETTO LA RELAZIONE. L’IMPORTANTE ERA DIRE NO A RIDA”                                           

Gli impianti della RIDA
Il patron di RiDa Fabio Altissmi

“Rida Ambiente –si legge in una nota inviata subito dopo l’approvazione della delibera del Consiglio -prende atto dell’ennesimo atto politico che si è consumato ieri pomeriggio durante il consiglio comunale di Aprilia per dire no all’iniziativa imprenditoriale ancora in fase embrionale e di cui nessuno, dei consiglieri che ne hanno votato la propria contrarietà, ne abbia letto anche una sintetica relazione. L’importante era dire NO al Gruppo Rida Ambiente. Andava messo un veto, una censura all’imprenditore Fabio Altissimi. Se l’assise si fosse sempre battuta con lo stesso impeto con il quale si adopera per Rida saremmo stati i primi a rallegrarcene. Invece non abbiamo memoria, pronti a prenderne atto nel caso contrario, di iniziative analoghe a quelle riservate al Gruppo Rida con la scusa di di tutelare gli interessi della cittadinanza. Ricordiamo i nomi di alcune imprese concorrenti che mai hanno subito un trattamento paragonabile a quello sopportato da Fabio Altissimi. Parliamo di impianti gestisti da Self Garden, DP Lubrificanti, Loas Italia, Eco Aprilia, Anzio Biowaste, Stradaioli Calcestuzzi, Cogea e l’impianto di biomasse di Via del Campo. Le alternative che l’amministrazione comunale offre sono ai più sconosciute. A fronte di un secco NO e nel mettere in campo risorse per pagare profumati ricorsi non c’è una solo proposta di alternativa o di compromesso. La cosa ovviamente non spaventa chi ha fatto della legalità imprenditoriale un atto di vita. Per questo il Gruppo Rida affronterà qualsiasi grado di giudizio con qualsiasi tribunale chiamato a giudicare”.

ALCUNI DETTAGLI SUL NUOVO IMPIANTO                                        La proposta risale a dicembre 2021 e prevede la realizzazione di un impianto che lavorerà i rifiuti di scarto provenienti da altri impianti, altrimenti destinati a discarica, per ottenerne combustibile. La società proponente è la M.T.S. AMBIENTE INNOVAZIONI E TECNOLOGIE collegata a Rida, patron Fabio Altissimi. La comunicazione di avvio del procedimento è del 31 gennaio 2022. Sono state tre le sedute della conferenza dei servizi a partire da luglio 2022, l’ultima, quella che ha rilasciato il parere positivo, il 23 giugno scorso. Il progetto prevede la realizzazione di un impianto di produzione e raffinazione di CSS-combustibile (end of waste) a partire da rifiuti di scarto provenienti da altri impianti di gestione rifiuti urbani e speciali non pericolosi che, diversamente, sarebbero stati destinati alla discarica. Il sito è localizzato in un’area che risulta classificata come “Zona Agricola” del P.R.G. del Comune di Aprilia ed è questo uno dei motivi per il quale il Comune ha dato parere non favorevole. L’impianto sarà gestito con una frequenza di 12 ore al giorno, pari ad una capacità di 495.000 tonnellate ad anno estendibili a 825.000 tonnellate all’anno. L’impianto ricade su un’area complessiva di circa 20.000 mq, recintata perimetralmente con l’accesso carrabile e dotato di un cancello in ferro, ubicato in Via Valcamonica. La gestione dei rifiuti avverrà in 6 aree distinte e ciascuna adibita a specifiche operazioni. Delle 495mila tonnellate di rifiuti, la società prevede una media di recupero pari a 297.000 tonnellate, con una percentuale di recupero che oscilla tra il 60-85% per la produzione di CSS-Combustibile (End of Waste).