ARDEA- ORDINE PUBBLICO A RISCHIO, IL DELEGATO ALLA POLIZIA MUNICIPALE MAURICE MONTESI CHIEDE ED OTTIENE L’ANNULLAMENTO DELL’OPERAZIONE PER MOTIVI DI SICUREZZA ED ORDINE PUBBLICO

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RINGRAZIA IL COMANDANTE E  GLI AGENTI OPERANTI PER L’ALTA PROFESSIONALITA’  E SENSO DEL DOVERE

Tra piccola Capri e stabilimento Roma una signora telefona all’assessore all’ambiente per segnalargli che sull’arenile, dei giovani stavano impiantando una struttura di pali di legno  per  inchiodarci delle tavole onde farlo diventare un piccolo locale dove attrezzarci un punto ristoro di bibite ed bevande vari anche alcoliche. Insomma un bar di fortuna di quelli che si vedono ai rave party. Al bar si sarebbe dovuto accedere mostrando un braccialetto al polso pagato euro 25,00 mostrando il quale potevi bere a volontà, inoltre non venivano chiesti documenti per i sospetti minori, così che anche se minorenne potevi accedervi.  A nulla sono valse le proteste della signora e del suo cagnolino, proteste  rimaste inascoltate. La donna come lei ci racconta chiama l’assessore all’ambiente, (sicuramente aveva il suo numero personale) che fulminea fa giungere sul posto una squadra della protezione civile, squadra che nulla può contro i giovani già euforici, nessuno ha pensato di chiamare le forze dell’ordine dello Stato forse più disponibili ed autoritarie  oltre che ben addestrate nel contrastare l’euforia dei giovani. Del resto la polizia locale era impegnata su due fronti in uno insieme ai carabinieri per rilevare un incidente automobilistico grave tra auto e moto all’altezza proprio dell’ingresso  del consorzio della Vela Bianca, altro gruppo della municipale impegnato coraggiosamente a contrastare l’accerchiamento minaccioso dei ragazzi ed adulti all’interno della sbarra a ridosso degli stabilimenti balneari, agenti che per non creare sommosse edifendersi da  eventualli aggressioni hanno dovuto desistere, tanto che il comandante su imposizione del delegato consigliere comunale Maurice Montesi ha annullato l’operazione di controllo sull’arenile, arenile rutulo, che si vedrà all’indomani disseminato di buche, tende, bottiglie abbandonate molte ancora piene di alcol e liquori vari, rumenta ovunque, A nulla sono valse come racconta la signora (Brigitte nome di fantasia) le sue proteste e ancor meno quelle dei valenti volontari della protezione civile, ormai l’alcol iniziava a scorrere a fiumi bastava soltanto mostrare il braccialetto al palso preventivamente pagato 25,00 euro per bere a volontà.  A nulla continua la signora è valso l’intervento del proprietario dello stabilimento Roma. La giovane donna racconta che alcuni giovani hanno dato alle fiamme legname vario ed addirittura sdraie ed ombrelloni tanto che sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. Insomma senza controllo l’arenile di Ardea che forse per i fumi dell’alcol e dei numerosi giovani alcuni già in preda agli stessi fumi non davano un bel spettacolo di se e della zona normalmente tranquilla. Anche in questo caso la tanto decantata Task Force è stata un fallimento ed uno spreco di energie e straordinari vari, una task Force organizzato dall’assessorato all’ambiente con a capo l’assessora preposta in accordo con i delegati all’arenile.

Luigi Centore