Intervista al coordinatore locale Edoardo Baldo: “Il commissariamento? Un brutto colpo per tutti”
“Sul territorio per ascoltare i cittadini e proporre soluzioni ai problemi della città”
di Riccardo Toffoli – “Sicurezza, servizi sociali e viabilità” sono per Edoardo Baldo, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, le priorità di questa città che il partito porterà all’attenzione dei nuovi commissari appena si insedieranno. In questi ultimi giorni frenetici, prima dell’ufficialità del commissariamento del Comune per infiltrazioni mafiose, il centrodestra ha rimesso in fila la coalizione ed è ora pronta a partire da qui per ampliare il consenso in questi circa due anni di commissariamento. Con un’unica ricetta: “Stare sul territorio e ascoltare i cittadini”.
Come avete preso la notizia del commissariamento del Comune di Aprilia per infiltrazioni mafiose?
“Un brutto colpo per tutti quanti. È normale. Chi fa politica e amministrazione spera che si vada avanti su quella strada. Un Comune amministrato dalla politica resterà sempre meglio di un Comune commissariato ma per un semplice motivo: il commissario per sua natura fa l’ordinario senza una programmazione futura. Compito che invece è chiamato a fare la politica. Attendiamo di leggere le varie motivazioni”.
Vi hanno tirato fino all’ultimo. Stavate già lavorando alle liste per votare a maggio. Secondo lei il centrodestra avrebbe avuto più chance ora o l’avrà tra due anni?
“Ci vorrebbe la palla di vetro. Il centrodestra avrebbe avuto possibilità anche se ci fosse stata questa tornata elettorale. Credo che la credibilità a livello amministrativo sia data dalle persone. Ho visto una coalizione che andava crearsi velocemente ma formata da tutte persone che sono sempre state presenti sul territorio. Quindi ci poteva essere la possibilità, ma sono convinto che ci potrà essere tra due anni. Poi tra 18 mesi o due anni, le cose cambieranno. È difficile avere un sentore a lunga distanza. Noi faremo tutto quello che possiamo: staremo sul territorio, ascolteremo i cittadini e faremo le nostre proposte. Saremo propositori di soluzioni che porteremo ai nuovi commissari che si insedieranno. Vedremo se il lavoro sul territorio tra due anni ci premierà”.
C’è una mezza certezza. Si andrà probabilmente a votare insieme alle politiche nazionali. Sarà un vantaggio o uno svantaggio?
“Un vantaggio o svantaggio è un discorso di percentuali. Le amministrative hanno in questo caso più peso”.
Fratelli d’Italia è un partito ad oggi rinnovato. C’è stato il congresso a fine aprile però il timone è stato affidato a lei che vanta una presenza storica nel partito da quando FdI è nata. Si è scelta la presenza stabile e salda?
“Come tutti i congressi, anche questo di Fratelli d’Italia è avvenuto con il tesseramento. Più persone mi hanno proposto di tornare alla guida del partito in un momento anche un po’ particolare. Ho questa maglia da quando è nato il partito. Sono fiero di guidare questo partito e cercherò di portare i risultati migliori anche in base a tutto quello che sta accadendo”.
Ci sono stati diversi comunicati. Qualcuno ha preferito rimanere fuori. Si è parlato di scissione. Com’è la situazione interna del partito?
“Le polemiche ci sono sempre. Il confronto fa sempre bene, se si tratta certo di confronto. Ad oggi il direttivo è completamente cambiato, lo abbiamo già presentato. Avevo chiesto anche agli ex assessori e agli ex consiglieri comunali di far parte del direttivo. Hanno scelto per il momento, di non farne parte. Rispettiamo la loro scelta ma sono comunque dei tesserati e sono sicuro che continueranno nel loro compito, ossia far crescere il partito”.
Allarghiamo il campo alla coalizione del centrodestra ad Aprilia. In questi ultimi tempi abbiamo visto un avvicinamento con la Lega, e con alcune liste civiche. Forza Italia?
“Con la Lega abbiamo un legame consolidato ormai da tempo. Non è una cosa nuova. Così come con gli amici di Forza Italia. Nell’ambito del centrodestra, visto quanto è successo, questa doccia fredda ci è caduta addosso e c’è stato forse un po’ di marasma, ma alla fine quasi tutto si stava riallineando per andare compatti all’appuntamento elettorale e governare al meglio la città”.
Per i prossimi mesi quindi, al di là delle sensibilità di ogni partito, farete un lavoro di sintesi come centrodestra? Vi porrete in un percorso politico comune?
“È quanto abbiamo già chiesto. A breve ci riuniremo con i partiti del centrodestra per cominciare a buttare giù una tabella di marcia su cosa fare. Non è pensabile che si sparisce per 16 mesi e poi si torna a parlare ad un mese dalle elezioni. Noi non l’abbiamo mai fatto. Siamo stati sempre con la gente e tra la gente e questa volta cercheremo di farlo con tutta la coalizione cercando anche di aggregare nuove persone per crescere maggiormente sia come qualità sia come impegno”.
Lei è sempre stato critico con i civici. In prospettiva, quale sarà il futuro del civismo in questa città che, insomma ha avuto un ruolo chiave, ha governato per oltre un decennio.
“Non si tratta di essere critico, io credo nei partiti. Per me è normale. Le liste civiche hanno un senso perché a livello cittadino possono esprimere alcune categorie che non riescono a ritrovarsi in un partito. Ma siamo stati anche abituati a tante civiche che nascondevano un simbolo. Basti pensare al Pd che ha nascosto per anni il simbolo, l’ha tirato fuori solo in questo momento di emergenza. E questo discorso vale per tanti altri partiti. Quindi se si tratta di una lista civica reale, nulla in contrario. Anzi. Ma se si ha un pensiero ben delineato, non vedo perché non metterci la faccia con il simbolo. Fare diversamente, significa prendere in giro gli elettori. E noi non l’abbiamo mai fatto. Continuiamo ad esporre con fierezza il nostro simbolo. Il civismo è legato ad una fase storica ben precisa, che è quella del Movimento 5 Stelle per intenderci in linea generale, una fase già esaurita con le scorse elezioni. Certamente hanno ancora un potenziale. All’interno della coalizione civica c’erano delle liste più tendenti nel centrodestra e altre più tendenti nel centrosinistra che, anche con difficoltà, sono state tenute insieme. Credo che pian piano questo smembramento ci sarà. Le civiche di centrodestra si avvicineranno ai partiti di centrodestra e le civiche di centrosinistra ai partiti di centrosinistra”.
Verranno a giorni tre nuovi commissari. Quali sono secondo lei le tre problematiche che i nuovi commissari devono subito affrontare?
“Alcune cose sono già state perse, purtroppo. Parlo dell’asilo nido che sembrerebbe non servire a questa città. Ovviamente Fratelli d’Italia ha un pensiero divergente in merito. Abbiamo un problema legato alla viabilità e questo è sicuro. Abbiamo delle emergenze collegate ai servizi sociali, abbiamo la necessità di ricreare sicurezza. Che non significa il commissariato di Polizia che a breve avremo la fortuna di avere. La sicurezza è anche quella percepita. Spesso le persone lamentano buio nei quartieri anche per lunghi periodi. Una strada illuminata è più sicura di una buia, anche se stiamo parlando solo di un livello di percezione”.
Qualcuno vi ha criticato perché insomma non siete stati molto ascoltati dai vertici regionali e nazionali. Parliamo ad esempio del tema della sanità e dei rifiuti……
“Per la sanità, i fondi della costruzione della terza ala erano stati momentaneamente spostati per il Giubileo. Oggi sono stati restituiti e c’è anche un aumento dello stanziamento. Quindi direi che non ci sono problemi. Sull’aspetto dei rifiuti. Oggi abbiamo due pareri tecnici: quello degli uffici regionali che è positivo, quello del Ministero della Cultura che è negativo. La palla è rimandata alla Regione che dà l’ultimo parere. Ho già chiesto al commissario, ma farò un appello anche ai nuovi commissari: la prima cosa che va fatta a difesa del territorio è il ricorso al Tar. Aprilia è un territorio già sfruttato ampiamente, non è pensabile che si apre e si chiude un ciclo all’interno dello stesso Comune”.