
Se Ardea piange, Pomezia non ride. Confusione nella segreteria del sindaco Veronica Felici, ma soprattutto per l’assessorato ai servizi sociali del comune di Pomezia, la cittadina rutula Giada Bardi, la quale con la maretta che attualmente regna nelle stanze della politica pometina e rutula, dove quest’ultima è una costola di Pomezia. Riunioni svolte a Pomezia dove si prendono decisioni in merito ai servizi sociali pometini senza che sia stata invitata l’assessore ai servizi sociali Giada Bardi cittadina rutula e funzionaria comunale in Ardea facente parte dello staff del sindaco Felici. Purtroppo se Ardea piange, Pomezia non ride. Servizi sociali dove spesso gruppi politici di consiglieri pometini, cercano di estromettere l’assessore Bardi proveniente da Ardea, un film già visto ad Ardea e che sembra si stia ripetendo a Pomezia. Ad Pomezia l’assessore ai servizi sociali, viene tenuta all’oscuro di riunioni effettuate recentemente senza la sua presenza, un sistema che neppure nel più profondo sud si verificano più. Va ricordato come in passato ad Ardea l’assessore della prima giunta Cremonini si dimise con motivazioni che lasciarono basiti quanti le lessero, ovvero “pressioni dei consigliere di riferimento” una dichiarazione forte che per certi versi potrebbe verificarsi anche a Giada Bardi. L’assessora Bardi chiamata specificatamente dal sindaco di Pomezia che ebbe modo di apprezzarne le qualità politico amministrative e morali, durante il periodo che la stessa sindaco Felici era assessore ad Ardea nominata dal sindaco Cremonini. La storia si ripete a Pomezia in danno dell’assessore Giada Bardi? Va anche detto che avendo il comune di Pomezia più quote nel consorzio comunale per i servizi sociale rispetto a quello di Ardea dove a quest’ultimo spetta una sola quota e questa va data a persona che può garantire ad Ardea i diritti nel consorzio sociale istituito dall’ultimo commissario prefettizio nominato dal commissario straordinario di Pomezia che nominò per Ardea il Geom. Simone Centore. Un incarico dove con la nomina di Giada Bardi i settore servizi sociali ardeatini nel consorzio è ben rappresentato da persona qualificata e capace. Certo non ci si stupisce di eventuali forzature effettuate dai soliti noti dell’amministrazione pometina, alcuni dei quali cercano di infiltrare personaggi anche nella politica e in ruoli chiave nel comune di Ardea approfittando della bontà del sindaco rutulo che come ha avuto modo di chiarire lo stesso Cremonini non si fa tirare la giacchetta da nessuno. Questo è un film che già è stato visto ad Ardea in danno del primo assessore ai servizi sociali, e che ora sembra ripetersi a Pomezia in danno della vice sindaco e assessore ai servizi sociali Giada Bardi cittadina rutula e dipendente del comune di Ardea, oggi in “prestito” a Pomezia per volontà dello stesso sindaco Felici che ha già in passato avuto modo di apprezzarne le sue doti politico amministrative, tanto da nominarla sua vice. Questo mal di “pancia” viene visto dagli osservatori dei due comuni come un preludio alle dimissioni del sindaco Felici per mezzo di una raccolta firme dei consiglieri, cosa che potrebbe anche accadere ad Ardea già anch’essa allo sbando come Pomezia.
Luigi Centore





