Lunghe liste d’attesa per l’accoglienza in strutture semiresidenziali (tutte lontane da Ardea), assistenza domiciliare col contagocce e progetti sempre temporanei: la carenza ad Ardea dei servizi per le persone con disabilità gravi è ‘storica’ e non più accettabile.
Questi i problemi rappresentati all’assessore Massimiliano Maselli durante l’incontro – richiesto dal Comitato – che si è tenuto il 21 luglio, presso la sede della Regione Lazio.
L’incontro è stato positivo sia per l’attenzione mostrata dall’assessore sulle questioni poste sia per la presenza anche della dirigenza del Consorzio Sociale, cosa che ha consentito un proficuo scambio diretto di molte informazioni importanti su innovazioni normative in approvazione entro il 2025 e su finanziamenti previsti a breve per alcuni servizi, risorse cui il Consorzio potrà attingere per attivare nuovi servizi e per migliorarne alcuni.
Una legge di riordino dei servizi socioassistenziali, attivazione di microstrutture sociosanitarie e istituzione di centri polivalenti: queste, in sintesi, le innovazioni llustrate dall’assessore, che ha preannunciato anche nuovi contributi sul Dopo di Noi e sulle Case famiglia. Novità anche per le barriere architettoniche con cambiamenti sui PEBA e finanziamenti per i Comuni ancora inadempienti. La delegazione del Comitato per i diritti delle persone con disabilità di Ardea ha consegnato all’assessore Maselli una nota con alcune segnalazioni riguardanti il nostro territorio, che ha illustrato a voce nel dettaglio.
Condividiamo qui di seguito una sintesi del testo.
A) Apertura ad Ardea/Pomezia di un centro sociosanitario per persone con disabilità gravi e gravissime;
B)Dopo di Noi: ‘messa a terra’ di un progetto pilota per un gruppo definito di adulti con l’obiettivo della completa autonomia abitativa;
- C) Supporti specifici al Consorzio Sociale che aiutino Ardea a colmare le croniche fragilità strutturali ed economiche rispetto a Pomezia
Rispetto ad alcuni problemi che come Comitato registriamo nel territorio di Ardea, pur sapendo che non sono di diretta competenza regionale, cogliamo l’occasione per segnalarli auspicando interventi risolutori attraverso la possibilità di una fattiva collaborazione istituzionale:
-Attività socio-assistenziali nelle scuole dell’obbligo: potenziamento e qualità dei servizi OEPAC e CAA;
-Servizi trasporto per attività ordinarie e per necessità straordinarie;
-Attuazione dei PEBA (piani eliminazione barriere architettoniche): attendono dal 1986 e ad ARDEA si sono perse le tracce.
Comitato per i diritti delle persone con disabilità di Ardea.
