UN ATTO VANDALICO IGNOBILE DETURPA I MURALES DEL PARCO FIORENTINI

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Non esistono atti vandalici giustificabili ma questo fa gridare il cuore. Uno sfregio nei confronti di Roberto e di tutti i nostri “angeli” apriliani

La città deve ribellarsi a questi scempi. L’amministrazione non può mettere le telecamere per tutta la città. Moroni: “Faremo tutto quello che possiamo per metterlo in sicurezza”

              di Riccardo Toffoli

Un brutto atto vandalico al parco Fiorentini. Lo scorso 28 luglio degli scarabocchi a spirale sono stati trovati sui bellissimi murales realizzati dall’Associazione Arte Mediterranea con il coinvolgimento del noto artista locale Antonio De Waure a soggetto ambientale. Spirali nere sono state spruzzate sulle farfalle e sui fiori disegnati nel parco, deturpandolo in modo ignobile e senza alcun motivo logico. Purtroppo i murales sono irrecuperabili e si dovrà di nuovo rifare tutto. Il parco Fiorentini era stato inaugurato il 30 aprile scorso. L’area verde su cui è stato presentato un progetto di riqualificazione concordato con la famiglia e con l’associazione Napo87, fondata in ricordo dell’amato e compianto Roberto è un bell’angolo di terreno compreso tra via Scarlatti e via Ugo La Malfa. Nel periodo del Covid venne piantumato il primo albero in ricordo di Roberto che aveva promosso una battaglia per salvare quel lotto dall’incuria e dall’abbandono. Prima di diventare parco, infatti, il lotto era lasciato a se stesso, pressoché discarica di ogni tipo di rifiuto nei giorni del mercato settimanale. La famiglia aveva richiesto da subito l’installazione delle telecamere nel parco. Dopo l’inaugurazione infatti sono iniziati gli atti vandalici. Portate via delle piante, recise delle rose. Ma nessuno pensava che si potesse arrivare a questo atto veramente orribile. Roberto Fiorentini era del 1987 e amava Napoleone, per questo l’associazione che si propone di portare avanti la memoria e i progetti di Roberto si chiama Napo87. Era ricercatore storico ed è morto prematuramente a Washington, il 5 dicembre 2019 stroncato da un malore improvviso. Aveva appena 32 anni. Nel pieno della sua carriera universitaria. Roberto era impegnato nel sociale, amava la sua città, la voleva più bella. Era ambientalista, promotore di manifestazioni come il Friday for future, esponente politico del movimento verde apriliano. Ma Roberto era radicato in tantissime realtà associative. Il parco è stato dedicato a lui e a tutti gli “angeli” e Aprilia purtroppo ne conta tanti. Giovani che hanno perso la vita così, quando ancora la vita aveva molto da dare loro. Ed è stato purtroppo deturpato anche il disegno dell’angelo nel parco. Ad Aprilia episodi del genere nei parchi pubblici si contano a non finire e forse sbagliando noi, non fanno neanche più notizia. Ma in questo parco, stride il cuore perché non ci si capacita del perché si possa arrivare a tanto. La famiglia, papà Claudio e mamma Cinzia, cercano di dare una spiegazione logica. Magari quei graffiti sui murales hanno qualche spiegazione, magari una ripicca contro gli artisti. Ma un artista che dovrebbe avere una sensibilità più sviluppata degli altri, può arrivare a deturpare opere di un così alto valore sentimentale per una ripicca? Che artista è chi è privo di sensibilità? “Quest’amministrazione –ci dice l’assessore ai lavori pubblici Marco Moroni- ha continue segnalazioni di atti vandalici sui parchi e sui beni comuni di questa città. E’ successo al parco Friuli e al parco Toscanini dove sono stati divelti i lampioni. Tutti ci chiedono le telecamere ma è chiaramente impossibile mettere le telecamere in tutta la città. Come amministrazione abbiamo affrontato il problema anche con i Carabinieri che giustamente non possono essere la notte in tutti i posti della città. Bisogna tornare alle famiglie e all’educazione prima di tutto. Per quanto riguarda il parco Fiorentini, ho ascoltato la famiglia e ho preso degli impegni precisi. A settembre aumenteremo il numero dei lampioni presenti e dovrebbero arrivare delle telecamere. Nel parco Fiorentini ne basterebbe una, ora vediamo dove poterle al meglio posizionare”. Chi vede però, deve avere la sensibilità di segnalare subito e questo è importante. È già un passo avanti per essere una comunità. Una comunità che non tiene ai propri beni comuni, non può chiamarsi comunità. “Abbiamo contattato l’associazione Arte Mediterranea –ci dice la famiglia- ma purtroppo i murales devono essere rifatti da capo. C’è la possibilità di salvaguardare l’opera collocando una protezione sul disegno, che lo proteggerebbe anche dalle intemperie. Ma ecco ogni progetto di riqualificazione e miglioramento come anche delle tettoie, deve aspettare che si metta in sicurezza l’area di modo da non ritrovarci dopo qualche giorno, daccapo”. A Roberto Fiorentini è anche dedicata la sala ragazzi della biblioteca comunale e un concorso per gli studenti apriliani indetto in collaborazione con l’istituto Toscanini. La buona volontà di ricordare c’è, ed è un orgoglio per tutti noi essere apriliani se c’è motivo di esserlo. Compiere atti del genere affossa la memoria di chi merita, e non ci rende orgogliosi di essere apriliani.