RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO UNO SCRITTO SUI 706 ETTARI DELLA SALZARE INVIATE DALL’EX TRINO DIRIGENTE DEL COMUNE DI ARDEA ING. DOTT. MAURO PORCELLI, CONOSCITORE DEI FATTI E DELL’AREA

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 “Leggo che ancora si tenta di vendere fumo sulla storia dell’uso civico. Come si avvicina la scadenza elettorale, parte la solita carovana del “nulla”, dei sub judice.

Basta, che la smettano di prendere in giro questa gente che, a differenza dei ladri di voti, ha risparmiato ogni centesimo per avere un tetto sulla testa ed oggi ha il diritto di avere la risposta che da anni deve essere data. Ma non per carità cristiana, per rispetto delle direttive dell’allora Prefetto Dr. Serra. Adesso diciamo le cose come stanno, dato su dato e facciamo chiarezza, così i buffoni la smettono di prendere in giro chi ha il diritto di essere rispettato ed aiutato. Un sindaco degli anni 2000, dopo aver incaricato un tecnico di fare la ricognizione del patrimonio derivante da lottizzazioni e di perimetrare l’uso civico per avviare una variante di salvaguardia, lo hanno mandato a casa.. A nulla è valso il grande ed unico lavoro di sviluppo che va dal depuratore ai piani di sviluppo sostenibile con ben 50 progetti approvati e, purtroppo, a causa dello scioglimento MAI più realizzati.

Meno di una settimana ed i soliti “firmaioli a gettone”,  cancellarono un diritto di molti nell’interesse di pochi, riportando le cose all’età della pietra.  Sarebbe utile  leggere il documento con le firme dei singoli sottoscrittori così che i cittadini ne abbiano buona memoria alle prossime amministrative. Le bugie hanno le gambe corte. Prima una e poi l’altro, in nome di una legalità che poi si di rivelerà “inesistente”, hanno aperto le porte ad una Commissione di accesso decretata dal Prefetto che ritenne opportuno procedere ad una approfondita analisi dell’attività istituzionale dell’Ente, utilizzando i poteri di accesso ai sensi dell’art. 2, comma 2 quater, D.L. 345/91 convertito in Legge 410/91.

Dalle attività di detta commissione, emerse la necessità di rimuovere “ comportamenti di illegalità e/o irregolarità provvedendo non solo a notiziare intenti ma, soprattutto ad adottare concreti ed incisivi interventi”. A seguito di ciò, veniva adottata una delibera dal consiglio comunale, n.8 del 06/02/2007 con la quale si stabiliva di adottare provvedimenti restrittivi in applicazione dell’art. 9 del D.P.R. n. 380/2001. Non solo, con delibera n. 9 della stessa seduta, in applicazione a quanto indicato dalla Prefettura a seguito di accesso agli atti, veniva stabilito di procedere alla adozione di una variante di salvaguardia entro 90 giorni.  Per gli stessi effetti di legge, veniva sciolto per infiltrazioni il vicino comune di nettuno. Era il 2007, sono passati 14 anni nel nulla assoluto.

Giova precisare che, nella variante di salvaguardia erano compresi i terreni di uso civico, proprio quelli dove insistono migliaia di immobili e diverse attività commerciali. A tale proposito fu anche acquisito il parere del prof. avvocato Salvatore Bellomia ( prot.llo n. 5824 del 05/02/2007). Tutto questo, come noto, evitava lo scioglimento del consiglio comunale di Ardea. Ma la burla è proseguita alla faccia degli ignari cittadini

Il provvedimento prot. Sind. 95 – prot. Gen. 6559, e provvedimento prot. 102/sind, stabilirono, fino all’adozione della variante in questione al fine di ricondurre a legalità l’attività amministrativa gravemente compromessa, di sospendere il rilascio del permesso di costruire per nuove costruzioni consentendo soltanto interventi di ristrutturazione. Tutto quanto dichiarato, è reperibile in un dettagliato elenco con nomi e cognomi sul documento redatto dalla commissione di accesso da pagina 94 a pagina 107

. Una storia tutta da leggere che farebbe arrabbiare non poco quei cittadini

che da anni attendono soluzioni che, invece, vengono frenate/deviate/insabbiate. Ovviamente non accuso nessuno, è la stessa commissione che fa nomi, cognomi e interessi specifici. Nessuna variante di salvaguardia, gli usi civici “possono attendere”, e quell’impegno preso con la Prefettura per non far sciogliere il consiglio comunale, ancora attende di essere onorato, ma non è stato così per quanto hanno continuato a rilasciare centinaia di permessi a costruire. Le migliaia di cittadini che hanno i loro beni sull’area di uso civico, vengono presi in giro ogni volta che qualcuno gli racconta le barzellette e non gli dicono che se l’uso civico venisse realmente perimetrato ed inserito della variante di salvaguardia,  probabilmente toglierebbe cubatura ai soliti noti che tengono in mano il business dell’edilizia in nome di una politica “tutta da leggere”. Ma questi atti che dovevano essere adottati entro 90 giorni da quel fatidico febbraio 2006 e che avrebbero dovuto rimuovere “illegalità ed illegittimità”, sono stati adottati? I permessi a costruire da “sospendere”  da quel famoso mese di febbraio 2007, sono stati sospesi?

Cari amici dell’uso civico, non vi fate truffare, pretendete l’applicazione degli atti e provvedimenti che dovevano essere adottati sin dal 2007, solo allora avrete restituita quella dignità che, qualcuno per propri interessi vi ha rubato. Quanti avrebbero dovuto, si sono presi gioco  di tutti, procrastinando l’adozione di atti fondamentali allo sviluppo del nostro territorio. Piuttosto, siamo sicuri che le tavole del piano presentato in Regione, siano uguali a quelle presenti negli uffici comunali ed adottate per rilasciare permessi a costruire? Sarò presente insieme al gruppo che rappresento con ogni atto possibile, per far si che la verità prevalga facendo emergere verità che da anni taluni nascondono, mentre brigano ( con fedeli amichetti dei colli )  alla ricerca di un capro espiatorio al quale far pagare la soma di danni di anni prodotti da una “certa politica”.  Non si può costruire il futuro del nostro paese sulla menzogna, continuando a supportare mezze figure che si

appalesano quando c’e’ aria di elezioni e non si può sopportare ad Aeternum”.