NO ALL’AUTOSTRADA ROMA-LATINA

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Il convegno tecnico del M5S e del meetup Cittadini Pentastellati di Aprilia nella comunità Raggio di Sole

NO ALL’AUTOSTRADA ROMA-LATINA

Martens: “con lo stesso stanziamento statale si può raddoppiare la Pontina e costruire la bretella Cisterna Valmontone”

Martellucci presenta l’auto da corsa elettrica: “nel 2020 le prime automobili elettriche sul mercato”

 

di Riccardo Toffoli

“No all’autostrada Roma-Latina. I soldi pubblici già stanziati, sono sufficienti per il raddoppio dell’attuale carreggiata e per la costruzione della bretella Cisterna-Valmontone. L’autostrada? Un’opera inutile a pedaggio”. Questo è il senso del messaggio che il Movimento 5 Stelle, in un convegno promosso dal meetup Cittadini Pentastellati di Aprilia, lancia nel convegno che si è tenuto sabato 17 febbraio presso l’aula multimediale della comunità Raggio di Sole in via Aldo Moro. Era presente lo staff del M5S che si presenta agli elettori il prossimo 4 marzo: l’ing. Leone Martelucci candidato alla Camera, l’ing. Marco Martens candidato alla Regione, il consigliere regionale uscente Gaia Pernarella e l’eurodeputato Dario Tamburrano. Il Movimento 5 Stelle così ad Aprilia lancia le sfide sulle sostenibilità, per un programma elettorale che guarda al futuro delle energie rinnovabili. Marco Martens è senior traffic engineer, ha lavorato proprio nella settore della mobilità e della viabilità. Ha diffuso delle slide sul corridoio intermodale pontino, l’autostrada Roma-Latina che è stata rimessa in agenda dal presidente uscente della regione Lazio (nonostante l’opposizione interna di Liberi e Uguali) Nicola Zingaretti. La candidata regionale del M5S Roberta Lombardi ha già dichiarato che, se andrà lei al governo della Regione, l’autostrada non si farà. Ma i lavori tardano ancora ad iniziare per il ricorso pendente al Consiglio di Stato sull’aggiudicazione della gara di appalto. I magistrati decideranno ad aprile, ossia dopo le elezioni. Intanto il no all’autostrada da parte del M5S viene motivato da una serie di alternative secondo gli attivisti molto più valide e più innovative. “L’autostrada costa 2 miliardi e 700 milioni di euro –dice Martens- ci sarà un project financing, quindi il coinvolgimento del privato e il pagamento del pedaggio per chi vuole percorrerla. L’investimento dello Stato, sia per l’autostrada sia per la bretella Cisterna-Valmontone, è di un miliardo circa. Facendo dei conti su quanto costerebbe il raddoppio dell’attuale tracciato della Pontina e la costruzione della bretella, l’impegno economico non supererebbe il miliardo di euro. Con l’investimento privato di un miliardo e mezzo, si potrebbero invece potenziare le linee ferroviarie e creare una linea metropolitana per l’hinterland romano. Questo permetterebbe di sfoltire il traffico sulla Pontina, che sarebbe comunque raddoppiata e nel contempo non far pagare alcun pedaggio ai cittadini”. Al di là del merito dei costi, la contrarietà del M5S all’autostrada si basa principalmente sulla programmazione di infrastrutture che sono ormai superate dalle nuove tecnologie. L’ing. Leone Martelucci, candidato alla Camera nel collegio di Latina ed Aprilia, fa l’esempio della sua facoltà dell’Università La Sapienza. Ricercatore, Martellucci ha avviato un progetto con i suoi studenti di ingegneria per costruire auto da corsa totalmente elettriche. La progettazione e la ricerca avviene nel polo universitario di Cisterna. Ha esposto il prototipo proprio per l’occasione. “Questa vettura –ci spiega- partecipa ai campionati mondiali universitari di corsa. La nostra facoltà si è classificata all’80esimo posto su 140 università del mondo. E’ completamente elettrica e ha un’accelerazione che in appena tre secondi va da 0 a 100 km orari. La batteria permette di percorrere circa 40 km ma riesce a ricaricarsi in appena 8 minuti. La ricerca ha permesso passi da gigante nel settore e i risultati italiani sono riconosciuti in tutto il mondo. “Il futuro è nell’elettricità –ha detto Martelucci- le scadenze non sono definite dal governo italiano, ma dal mercato mondiale. Nel 2020 usciranno le prime automobili interamente elettriche e tra 30 anni si dovrà adeguare tutta la struttura elettrica nazionale alle nuove esigenze. Oggi i miei studenti lavorano tutti. E questo settore permette anche posti di lavoro. Anzi dirò di più: ho richieste da parte delle aziende in misura superiore rispetto agli studenti che escono. In più la nostra ricerca non gode di finanziamenti pubblici. L’università non spende un euro, sono tutti investimenti privati”. Quindi l’investimento andrebbe fatto sull’adeguamento delle infrastrutture, la rete elettrica, le famose colonnine che permettono di ricaricare le batterie delle automobili. Tamburrano ha invece esposto le novità europee in tema sulla mobilità. Ha spiegato che in Svezia esistono autostrade completamente elettrificate, che permettono di fa correre i mezzi pesanti per il trasporto di merci, ad alimentazione elettrica. “Ho proposto questo progetto in commissione europea –ha detto l’europarlamentare- mi fa piacere che oggi il nuovo amministratore di Trenitalia, vuole investire nell’elettrificazione delle autostrade. E’ ormai questo il futuro con cui l’Italia deve fare i conti. E già siamo in forte ritardo”.