INAUGURATO AD APRILIA IL PRIMO CENTRO DI TANGOTERAPIA DEL LAZIO

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La sede è a via Parigi 36 nei locali del Comune di Aprilia e ora gestiti dall’associazione Pasion de Vida

Il sindaco: “Attività che qualificano la città e l’amministrazione” .                                    Firmato un protocollo d’intesa con la Asl

Da sin Il dott. Belardino Rossi, il presidente del Centro Giustino Izzo, il Presidente del Comitato di Quartiere Toscanini Manuela Roncioli.

 

Il sindaco Antonio Terra
l’assessore
Francesca Barbaliscia e il parroco della parrocchia
Spirito Santo don Alessandro Saputo

 

di Riccardo Toffoli

Viene inaugurato nei locali di via Parigi 36 il primo centro polifunzionale di tangoterapia del Lazio. Un’eccellenza per la città di Aprilia che permette di sfruttare il tango e, in generale la musica, per percorsi riabilitativi di diverse patologie come la disabilità, il morbo di Parkinson, l’Alzheimer, le demenze, la sclerosi multipla, l’atassia, il diabete tipo 1 e 2, malattie cardiovascolari, malattie croniche respiratorie tra le più diffuse. I percorsi sono condotti dal maestro di tangoterapia e operatore socio-pedagogico Roberto Nicchiotti e dalla dottoressa Silvia Campanelli psicologa, psicoterapeutica tangoterapista e godono di un protocollo d’intensa con la Asl del distretto Nord. L’associazione che ha sottoscritto il protocollo d’intesa e ha avviato il progetto è la Pasion de Vida presieduta da Giustino Izzo. Ha preso in comodato d’uso i locali, quelli al piano terra dell’ex Flavia ’82 per intenderci, di proprietà ora del Comune di Aprilia. Li ha sistemati, adeguati e valorizzati e ne ha fatto un centro d’eccellenza di tutta la Regione Lazio. L’inaugurazione del centro è avvenuta il 19 maggio alla presenza delle autorità. In apertura un’esibizione dei ragazzi che seguono i corsi di tangoterapia che ha commosso tutti i presenti. Hanno presenziato Il Sindaco Antonio Terra insieme alla moglie, l’Assessore ai servizi sociali Francesca Barbaliscia, Il Dott. Belardino Rossi responsabile del distretto Nord di Latina, il parroco della parrocchia Spirito Santo don Alessandro Saputo, il Presidente del Comitato di Quartiere Toscanini Manuela Roncioli. Infine il Maestro e ideatore del metodo di Tangoterapia “L’Oltre Tango” Roberto Nicchiotti e la Psicologa, psicoterapeuta e Tangoterapista dott.ssa Silvia Campanelli. A Fare gli onori di casa il presidente del Centro Giustino Izzo. “Mi sento di ringraziare il sindaco di Aprilia prima di tutto –ha detto Giustino Izzo- per questi locali che sono di proprietà del Comune e che come associazione abbiamo avuto in comodato d’uso. Oggi presentiamo il primo centro di tangoterapia della Regione Lazio. È stato un lungo lavoro che ha portato alla firma di un protocollo d’intesa con la Asl. La Tangoterapia non serve per imparare le figurazioni del tango ma parte dal tango per proseguire un percorso riabilitativo che si rivolge a delle persone con determinate patologie, in particolare alla disabilità. Il nostro obiettivo è quello di essere operativi completamente a settembre ed ottobre, con la speranza di aver vinto la pandemia”. “Ci fa molto piacere vedere questo tipo di manifestazione. –ha detto il sindaco di Aprilia Antonio Terra rivolgendosi all’esibizione dei ragazzi- perché significa che stiamo tornando quasi alla normalità. Abbiamo attraversato un anno difficile e ci fa piacere vedere i ragazzi ballare nuovamente. Un qualcosa che è stato vietato fino a poco fa. Ci fa piacere, inoltre, vedere questi nostri spazi riempiti da attività che qualificano una comunità e un’amministrazione. Stiamo investendo sempre di più sugli spazi di nostra proprietà. L’augurio che faccio è che questi investimenti diano maggiori possibilità al mondo dell’associazionismo e alla qualità di vita dei nostri cittadini”. Per Belardino Rossi responsabile del distretto sanitario “bisogna che i cittadini riprendano in mano il loro essere comunità”. “E’ assolutamente necessario superare l’idea che i problemi vengano risolti dall’alto. –ha detto il dottor Rossi durante l’inaugurazione- Lo Stato ci deve pensare, ma lo Stato è fatto da cittadini e ci deve essere un’unione di comunità e di cittadinanza. La Asl può essere il braccio tecnico ma la spinta deve venire dal basso. I cittadini devono riprendersi in mano il loro essere città e il loro costruire una comunità. Noi come Asl siamo sempre a disposizione della città”. L’assessore ai servizi sociali Francesca Barbaliscia , infine, si è rivolta ai ragazzi complimentandosi con loro per l’esibizione: “Qualunque campionato o gara farete, sarete sempre dei campioni”.

IL TANGO – Il tango è stato dichiarato ufficialmente patrimonio mondiale dell’umanità dalla sezione dell’Unesco che riconosce a beni “intangibili” l’importanza per la salvaguardia della conoscenza e dell’espressione. L’area geografica del Rio de la Plata come luogo d’origine ha riunito le autorità sia dell’Argentina che dell’Uruguay nell’adoperarsi all’ottenimento di questo riconoscimento, ufficializzato il 30 settembre 2009 a Buenos Aires.
Il tango nasce in Argentina da un fenomeno di grande impatto sociale come l’immigrazione. Gli europei giungevano in Argentina con il dolore immenso di chi ha lasciato i propri cari e sa che non li rivedrà mai più e questa sofferenza si andò ad incontrare con quella di un’altra figura di emigrante, quella del gaucho che lasciava la provincia per cercare lavoro in città. Da queste due profonde solitudini, nasceva il bisogno dell’incontro. Un bisogno così profondo da esprimersi nel desiderio di abbracciare qualcuno. Il tango, quindi, come desiderio di rompere la solitudine, sentirsi riconosciuti e vivi: il tango, quindi, come un abbraccio alla vita!
Il tango non è maschio, è coppia: cinquanta per cento uomo e cinquanta donna, anche se il passo più importante, il cosiddetto “otto”, che è come il cuore del tango, lo fa la donna. Nessuna danza popolare raggiunge lo stesso livello di comunicazione tra i corpi: emozione, energia, respirazione, abbraccio, palpitazione.

LA TANGOTERAPIA – La Tangoterapia nasce in Argentina nel 2008 con l’organizzazione del primo Congresso Internazionale di Tangoterapia. Durante il percorso viene declinato il concetto allargato di Seduzione (persone, ambiente, manipolazione) per cui ciascun individuo può sedurre l’ambiente in un modo attivo, fattivo, intraprendente, ma anche con una modalità silenziosa e attenta, ricettiva. Attraverso esercizi ed esempi pratici vengono sperimentate le diverse parti di ciascuno con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza di come ci si comporta in relazione al concetto di Seduzione. Successivamente viene affrontata la tematica del Linguaggio del Corpo che ha come obiettivo la presa di consapevolezza di cosa dice il corpo quando si trova in una relazione di Tango: la differenza fra l’entrare in contatto in modo attivo (la parte maschile) e in modo ricettivo (parte femminile). Dare voce al corpo, quando si trova in relazione con un altro, significa provare a spiegarsi, aiutandosi con la Teoria della Tangoterapia, quali modalità di contatto si prediligono facendo emergere parti di sé stessi che non sempre trovano adeguato spazio nella vita di tutti i giorni.
La Musica guida nella esplorazione delle emozioni. Ascoltando e ballando musiche diverse, anche non di Tango, si dà ritmo alle sensazioni, si mettono in pratica nuovamente i concetti di Seduzione e gli esercizi legati al linguaggio del corpo. In questa fase del percorso terapeutico si inizia a lavorare ad uno dei concetti più delicati della vita: la Fiducia. Fiducia significa esplorare anche la sua polarità: la responsabilità. Il Tango si presta in modo illuminante a tale esplorazione con le sue due parti bene definite. Attraverso alcuni passi specifici di Tango si vede come ci affida agli altri e in che modo ci si assume la responsabilità e si ispira la fiducia altrui. La guida e l’essere guidati nel Tango possono essere metafora della propria modalità che si esprime durante la quotidianità.