Grande emozione lunedì 28 gennaio al teatro “Ponchielli” dell’I.C. “Volta”di Latina nella cerimonia del Giorno della Memoria

397

 

Grande emozione lunedì 28 gennaio al teatro “Ponchielli” dell’I.C. “Volta”di Latina nella cerimonia del Giorno della Memoria organizzata dalla Prefettura di Latina in collaborazione con l’Istituto Comprensivo, l’ufficio scolastico Provinciale, il Comune di Latina e la partecipazione del Liceo“ Manzoni” e del Liceo Artistico.

Consegnate le Medaglie d’Onore ai familiari di diciassette cittadini pontini, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. Ha partecipato alla cerimonia il cittadino di Formia Livio Pedron deportato in Austria durante il secondo conflitto mondiale. Pedron presidente onorario dell’associazione mutilati e invalidi di guerra (sezione di Formia) è stato insignito di Medaglia d’Onore al Quirinale il 24 gennaio scorso. Tra gli insigniti viventi della provincia di Latina anche Giuseppe Melappioni, ex marconista di Civitanova Marche, di 99 anni di Gaeta, non presente alla cerimonia.

Hanno partecipato il Prefetto di Latina Maria Rosa Trio, il Sindaco di Latina Damiano Coletta, autorità civili, militari e religiose del territorio. Ha preso parte all’evento il Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Claudio Durigon. Gli studenti di Latina protagonisti della manifestazione condotta da due ragazzi del Liceo artistico; veramente toccanti la lettura di alcuni testi significativi sulla Shoah e l’esecuzione magistrale di brani musicali di riferimento a cura dell’Orchestra dell’Istituto “A.Volta”.

Ancora una volta la città di Aprilia si riconferma parte attiva nella cerimonia. Insignito della Medaglia d’Onore alla memoria Arturo Di Muccio, internato militare in Germania; a richiedere la medaglia il figlio Doriano Di Muccio cittadino di Aprilia. Ha partecipato alla cerimonia il Sindaco Antonio Terra.

Nato il 21 ottobre del 1924 a Vairano Patenora (CE) ove è deceduto il 19 Marzo 2000, Arturo Di Muccio venne chiamato alle armi con destinazione Verona il 21 agosto del 1943, pochi giorni prima dell’armistizio. Catturato dai tedeschi l’8 settembre e deportato in Germania venne destinato dapprima a lavori agricoli per poi svolgere il lavoro che svolgeva nella vita civile, quello del calzolaio. ll compito di Arturo era quello di confezionare “calzature” composte da una base di legno e da un rivestimento superiore di pelle; dal racconto che fece ai familiari potrebbe trattarsi degli zoccoli dati ai prigionieri nei lager.

Ha espresso soddisfazione Elisa Bonacini, figlia di Ernesto a sua volta internato militare nel Reserve Lazarett di Zeithain, nonché presidentessa dell’Associazione “Un ricordo per la pace”. Grazie all’attività divulgativa della storia degli IMI svolta a partire dal 2011 dall’associazione apriliana salgono a 15 le Medaglie d’Onore conferite a cittadini apriliani o la cui richiesta è provenuta da familiari residenti ad Aprilia, come nel caso dell’ultimo insignito Arturo Di Muccio.