DISCORSO DEL PREFETTO  DI LATINA MARIA ROSA TRIO

419

Oggi, 4 novembre 2018, festeggiamo il Giorno dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate. E’ una ricorrenza che richiama alla nostra memoria avvenimenti lontani nel tempo che conservano intatti il loro significato, invitandoci a ricordare che la grandezza di una Nazione poggia sulla coesione del suo Popolo e sulla piena affermazione degli ideali di libertà, giustizia e pace. Nel primo conflitto mondiale – dalla fine del quale ricorrono oggi 100 anni – pesante è stato il tributo di sangu e per i tantissim i Caduti, ma proprio quel conflitto ha rappresentato il primo momento in cui si è vista una forte partecipa zione collettiva di tutti gli Italiani per difendere la propria Patria : al ,. fronte erano presenti settentriona li e meridionali, piemontesi e toscani, calabresi e siciliani, di ogni estrazione e contesto sociale.                                                                                                        Tutti si trovarono ad essere parte di una collettività nazionale e a riconoscersi nel valore dell’Unità Nazionale. Per questo, il 4 novembre è anche la giornata per ricordare il coraggio e il valore di tanti soldati che sacrificarono la loro vita per una Patria ancora giovane e non ancora del tutto unita. Fu necessario uno sforzo straordinario per conquistare alla Patria indipendenza , dignità e unità. E’ l’occasione, nel giorno dedicato alle Forze Armate, per testimoniare loro i nostri sentimenti di gratitudine, affetto, sincero apprezzamento e riconoscenza per ciò che hanno fatto allora, anche con il sacrificio della vita, e per quello che continuano a fare, con professionalità, dedizione e lealtà, al servizio della Nazione e in teatri di crisi all’Estero.                                                                                                   Le Forze Armate sono, infatti, oggi impegnate in più aree del mondo per difendere i valori universali di libertà e democrazia e garantire condizioni di sicurezza e pacifica convivenza delle popolazioni civili. E questo inestimabile patrimonio che, ogni anno, in occasione del 4 novembre, rievochiamo, abbiamo il dovere di trasmetterlo alle generazioni più giovani, perché possan comprendere che nei momenti di maggiore difficoltà la pace e l’unità sono le fondamenta su cui costruire nuove prospettive. Valori accolti e consacrati nella lettera e nello spirito della nostra Costituzione e che guidavano e guidano le nostre Forze Armate. A loro- e a voi tutti che siete intervenuti quest’oggi­ mi piace dedicare le parole di Giuseppe Ungaretti che, dal Fronte, ci ha raccontato il dramma della Grande Guerra: ItaliaSono un poeta/un grido unanime/sono un grumo di sogni/Sono un frutto/ d’innumerevoli contrasti d’innesti / maturato in una serra / Ma il tuo popolo è portato dalla stessa terra che mi porta Italia / E in questa uniforme di tuo soldato mi riposo come fosse la culla di mio padre. Viva le Forze Armate! Viva l’Italia

 (Pagina a cura di Gianfranco Compagno)