Ad Aprilia, pareggio 1 ad 1 tra “Nia Roma” e “Old Glory Italia”, squadra all’insegna di beneficenza e solidarietà  

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Allo stadio di Aprilia, Domenica 14 marzo, s’ è svolto, con pareggio 1 ad 1, l’incontro di calcio conclusivo per il Trofeo “ Città di Aprilia”: tra la “Nia Roma” e la Nazionale “Old Glory Italia” di Andrea Mancinetti, squadra – formata interamente da giocatori ultra 50, 60 ed anche 70 anni, spesso professionisti già emersi in squadre importanti – che da anni organizza incontri a scopi di beneficenza e solidarietà.
Nonostante il clima avverso,con frequenti scrosci di pioggia, i giocatori da ambo le parti si sono impegnati per dar prova sia di preparazione che, soprattutto, di senso dello sport. Per la “Old Glory” erano presenti – in campo e in panchina – Dionisi, Tiradossi, Iannotta,  Mastrodonato, Mari, Figurelli, De Francesco, Puoti, Pelliccioni, Neri, Pezzotti, Villani, Crocchianti, Miniucci, Cardini, Ginnetti, De Angelis, Boi, Iorio, Vetriani e Marzi. Assenti Marco Gentile, difensore centrale, Mark Oliver, irlandese, centrocampista, e Orsini, altro difensore.
Per la Nia Roma, tra gli altri, Dauria (portiere), Mancini, Turchi, Angher, Maranzano, Roberti, Bucri, Stefani, Dariani, Ionni, Merini, Floccari. Era presente, infine, anche Lino Penzo, già preparatore dei portieri per la “Aprilia”.
E’ stato un incontro appassionante, ma con forti differenze tra i due tempi. Nel primo, quelli della “Old Glory” sono apparsi un po’ troppo timidi ed “educati”, quasi restii ad attaccare a fondo: come invece facevano i giocatori della “Nia Roma”, che infatti hanno segnato un goal. Nel secondo, ecco la forte rimonta della ”Old Glory”, che ha tempestato di attacchi la porta avversaria, sino a pareggiare segnando, con un rigore, al 30mo minuto. E’ stato un secondo tempo praticamente “ad una porta sola”, localizzato quasi sempre nel campo della Nia Roma: con momenti anche di tensione verbale tra le due squadre. “Momenti – commenta Andrea Mancinetti, presidente della “Old glory” – che però, per rispetto dello spirito sportivo, vanno  assolutamente evitati, a maggior ragione considerando che le partite che organizza la Old Glory sono quasi sempre all’insegna di beneficenza e solidarietà coi piu’ deboli”.
“E’ stata – commenta ancora Mancinetti – una partita senz’altro “maschia”, dove ambo le squadre han cercato di dare il meglio di sé: a nostro sfavore han giocato vari fattori, come lo scarso allenamento, l’assenza appunto di quei 3 importanti giocatori, e alcune indecisioni quando entravamo nel campo avversario, che ci han portato a “mangiarci” vari goal. Poi, anche circostanze sfortunate: noi abbiamo avuto 2 traverse, loro solo una (il calcio, a volte, è anche questione di fortuna). Ciò non impedisce, però, che, senza nulla togliere alla Nia Roma (dove ci sono almeno 3-4 elementi molto validi), la Old Glory è risultata la piu’ forte, come organizzazione, curriculum dei vari calciatori e senso di squadra. I migliori giocatori ? Per noi, direi senz’altro Tiradossi, Puoti e Figurelli, col nostro capitano Mauro Neri, che in campo è stato “massacrato”, cadendo e infortunandosi piu’ volte; per la Nia Roma, Loris Mancini e Bucri”.
Di comune accordo, le due squadre han deciso di ripetere l’incontro non appena possibile, “Covid e lockdown” permettendo: rinviando così alla nuova partita l’assegnazione del Trofeo.
“E’ indubbio – aggiunge Carlo Tiradossi, Presidente dello Sporting Club di Aprilia, organizzatore logistico dell’incontro – che la partita al 90% l’abbiamo fatta noi della Old Glory, che abbiamo sempre attaccato, specie nel secondo tempo; la controparte ha contestato la legittimità del rigore che ci ha portato a pareggiare, ma l’arbitro ci ha dato ragione. Ambedue le squadre, comunque, hanno espresso sia agonismo nel senso migliore del termine, sia rispetto reciproco, al di là di qualche momento di tensione”.
“Ora – conclude il Presidente Mancinetti – ci aspettano invece, il 10-11 aprile a Cascia, in Umbria, i 2 incontri conclusivi della I fase del Torneo nazionale A.C.S.I. di Salerno, cui parteciperanno squadre di prim’ordine come Udinese Atalanta, S. Agnello e La Fenice. E in seguito, sempre “Covid permettendo”, i 2 grandi appuntamenti dell’incontro in Vaticano con la squadra delle guardie svizzere, organizzato (maggio?) dall’ amico Mons. Bonifacio e da Marco Puoti; e infine, ad agosto, del torneo per il Memorial in onore di Paolo Mancinetti, mio fratello, a Cuba. In quest’occasione, saremo felici di consegnare, ai bambini cubani di una scuola di calcio con cui da tempo abbiamo rapporti, 70 kit completi per giocare (con zainetto, maglietta, scarpe e pantaloncini)”.

Fabrizio Federici