SE ARDEA PIANGE, APRILIA NON RIDE. DUE CITTA’ CONFINANTI  ACCUMULATE DALLA STESSA SORTE

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Diventa sempre più urgente l’arrivo del Commissariato ad Aprilia

Se Ardea piange,  Fossignano di Aprilia non ride. Il problema che sollevano gli abitanti del comprensorio di Fossignano, nella di via Mestre è uguale in queste terre di confine, dove viste le continue malefatte di ignoti malfattori che asportano ogni cosa dalle abitazione e per di più anche in piena notte mentre le persone dormono. Fatti simili a quanto accade ad Ardea, e come ad Ardea anche quelli della zona di via Mestre e strade attigue reclamano e chiedono ai carabinieri di Aprilia un più assiduo e capillare controllo della zona. Fossignano quartiere popoloso di Aprilia, dove oggi pomeriggio se pur domenica si sono riunite diverse persone per firmare una denuncia da presentare alla Procura della Repubblica di Latina in merito alla scarsa sorveglianza del territorio. Questi abitanti lamentano i continui furti nelle loro proprietà, oltre che la scarsa sorveglianza della zona e i tempi lunghi di intervento in caso di chiamata ai carabinieri per giungere sul luogo del misfatto. Oggi si raccoglievano le firme per presentare una denuncia alla Procura della Repubblica di Latina competente per territorio, mentre altri cittadini, suggerivano di richiedere il porto d’armi onde detenere legalmente un’arma in casa. Certo quando il cittadino arriva a voler acquistare armi per la propria difesa personale e della sua famiglia vuol dire che siamo arrivati all’incapacità dello Stato e di chi li rappresenta in zona di tutelare i più deboli ed i loro beni di giorno ma soprattutto di notte. Ognuno aveva da raccontare la sua disavventura e quella dei suoi vicini, vittime di ladri anche durante la notte mentre dormono. Sempre gli stessi lamentavano la scarsa sorveglianza di giorno,  inesistente o quasi di notte, a meno che i militi non vengono chiamati per un soccorso e spesso ci riferiscono che per motivi a noi sconosciuti non certo possono dire “prontamente intervenuti”. Ormai la zona come dicono si sta anche riempiendo di nomadi il che lascia a pensare. Ormai tutto il mondo è diventato paese, si ha paura di lasciare sola la casa di giorno ma soprattutto di notte. Questo induce i cittadini come spiegavano i partecipanti alla riunione del comitato a richiedere armi per una eventuale difesa quanto meno notturna, del resto le abitazioni non sono tutte attigue. Uno di loro si chiedeva, del perchè dovrebbero arrivare a tanto, ad un’autodifesa? I cittadini ormai sono sfiduciati di uno  Stato e di  chi li rappresenta  se incapace di tutelarli, è uno Stato che non serve a nulla. Ormai la situazione in quel quartiere stando ai racconti degli abitanti, si sta facendo sempre più incandescente per cui i cittadini chiedono aiuto alla stampa affinchè presenti questo spaccato del territorio di Aprilia abbandonato a se stesso,  affinchè sia il prefetto che gli alti dirigenti dello Stato, dell’Arma dei carabinieri prendano i dovuti provvedimenti per la sicurezza dei cittadini.

Luigi centore