L’INVERSIONE DEL SENSO DI MARCIA PER ENTRARE AD ARDEA SULLA ROCCA DALL’ARCO DELLA PORTA E L’INVESTIMENTO DI UN CANE POTREBBE FAR SGARRUBARE LA MAGGIORANZA GUIDATA DA MARIO SAVARESE DEL M5S. I ROCCHIGGIANI SI SENTONO TRADITI DAL M5S

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di Luigi Centore

Cane di piccolissima taglia, sfugge al padrone e finisce sotto un’auto. L’auto proseguendo la sua corsa a passo d’uomo, non deve neppure essersi accorta di aver investito un cagnolino piccolissimo tanto che ha continuato con la stessa bassa velocità a fare il giro della piazza per scendere dall’unica uscita che da poche ore è sulla rocca dopo che è stata attuata l’inversione del senso unico di marcia sulla discesa dell’arco della porta. Infatti da poche ore il senso di marcia è soltanto a salire. Due dei tre agenti della municipale presenti oggi pomeriggio in servizio erano alle prese con il nastrare una transenna per meglio direzionare l’uscita dalla rocca. Il cane è stato rimosso subito dalla stessa proprietaria. Nota dolorosa che all’incidente ha assistito il giovane padroncino di circa otto anni. All’auto non è stato possibile prendere la targa in quanto con tutta calma ha girato l’angolo della piazza per imboccare l’uscita della Porta dello Stillo, ignara/o di quanto era appena accaduto. L’inversione dell’entrata dall’arco della porta soltanto in salita sta facendo commentare negativamente gli avventori del bar centrale dove molti dei quali sono contrari. Lo stesso responsabile locale di Forza Italia Vincenzo Cari che sosteneva insieme agli frequentatori dell’inutilità dell’inversione del senso di marcia a salire, un’opera che comunque ha comportato fuoriuscite di denaro dalle casse del comune. Dell’inutilità dell’inversione di marcia già se ne era scritto qualche settimana fa, purtroppo il mugugno dei cittadini e articoli di giornali sono stati vani. Va anche fatto notare che a volere fortemente questo spostamento è stato l’unico consigliere locale nato e cresciuto sulla rocca e che è in quota della maggioranza del M5S, che da poco tempo ha stretto alleanza con il Pd. Un’opera voluta dall’indigeno responsabili dello stesso M5S, che proprio con i suoi sostenitori delle vecchie famiglie di Ardea è risultato essere il primo degli eletti con oltre 600 preferenze, preferenze che giurano diversi avventori che non riuscirà più ad ottenere. Va comunque detto che lo stesso sindaco pur non essendo della Rocca agevola ed avalla ogni decisione del consigliere, sindaco consapevole che questi in ogni momento può staccare la spina e mandarlo a casa facendo finire anzitempo la legislatura. Purtroppo già in maggioranza c’è del malumore e basta che si stacca un solo consigliere ed il castello di carta creato dal M5S e dalla recente alleanza del Pd che crolla.