LE APRIAMO O NO QUESTE CADITOIE SULE STRADE ONDE EVITARE ALLAGAMENTI? SINDACO CREMONINI PENSACI TU

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Un territorio allagato, innervosisce i cittadini di tutte le estrazioni politiche, tanto che inviano ai giornali foto dei vari punti di allagamento. Come in passato e sotto tutte le amministrazioni, allagati tratto di via Litoranea, via Severiana dall’uscita di via dei Colli Marini fino all’altezza di via delle Salzare, ancora di più allagata via Severiana dal bivio con via Litoranea fino al complesso delle “Case gialle” allagata anche tratti di via di Campo Selva dall’altezza di via Novara fino all’altezza di via Pavia, le strade del centro Regina. Il fatto che disturba i cittadini che  su alcune strade basterebbe con una pala servendosi magari dei tanti beneficiari del reddito di cittadinanza riaprire le caditoie in terra battuta per far defluire l’acqua. Sono tanti che fanno appello al buon senso del sindaco Cremonini tra l’altro sensibile a certi problemi e sofferenze del paese, affinchè si adoperi a far si come meglio crede a far riaprire le caditoie.  Certo non tutte necessitano di apertura del solco sul ciglio della strada altre di vere e proprie opere idrauliche sempre promesse ma mai da nessuna amministrazione realizzate. Certo non sempre la colpa si da ai politici spiegava il mio accompagnatore vedendo da mesi una carcassa auto incendiata su via Bergamo, questi faceva notare come il controllo del territorio è scarso e forse di più. Il giovane si domandava, se anche far rimuovere auto incendiate spetta ai carabinieri o dovrebbe essere prerogativa della polizia municipale? Ma i disagi stradali non finiscono qui, sempre il mio amico, che come ritiene essere un po’ “capoccione” faceva notare anche le buche che oggi con l’acqua creano insidia e trabocchetto, certo precisava, che tante buche sono state lasciate da quelli di prima ma altre se ne sono fatte in questi giorni, chi ci deve pensare? Personalmente sono certo che ora ci penserà il sindaco considerando che l’assessore ai lavori pubblici non ci è ancora riuscito, specialmente a far tappare quelle all’altezza della posta di Tor San Lorenzo.

 Luigi Centore