La commissione straordinaria è composta da Vincenza Filippi che la coordina, Enza Caporale e Rita Guida
L’insediamento dopo la firma del decreto del presidente della Repubblica. Terranno il timone della città per diciotto mesi
di Riccardo Toffoli
Per la prima volta nella storia del Comune di Aprilia, ci sarà un Commissario donna a reggere le sorti del Comune di Aprilia, sciolto per infiltrazioni mafiose dal Consiglio dei Ministri il 18 aprile scorso. Tutta la commissione straordinaria è, in realtà, composta da donne: Vincenza Filippi che la guiderà, Enza Caporale e Rita Guida. Lo scioglimento del Comune di Aprilia è stato deliberato dal Consiglio dei Ministri insieme ai Comuni calabresi di Casabona (Crotone) e Badolato (Catanzaro) nonché al Comune di Caserta. L’insediamento avverrà con la conclusione dell’iter burocratico, ossia con la firma del decreto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Avranno 18 mesi di tempo per rimettere in piedi una comunità, lacerata e colpita dalle risultanze dell’operazione “Assedio” che ha travolto, a luglio dell’anno scorso, l’amministrazione comunale e messo ai domiciliari l’allora sindaco Lanfranco Principi. Aprilia è il primo Comune della provincia di Latina ad essere sciolto per mafia. Anche se, è noto a tutti, Aprilia vive di più la vicinanza con Roma, molti apriliani sono romani, lavorano a Roma, ma vivono in città perché i costi della vita sono inferiori rispetto alla Capitale. Per tanti anni si è parlato di Aprilia come città dormitorio. E Aprilia è più vicino anche al litorale romano, con Anzio e Nettuno, che hanno vissuto il commissariamento per gli stessi motivi e da poco sono tornati in mano ai cittadini. È ora tempo dello Stato, scrivevamo nello scorso numero. Quello Stato che per Aprilia, nella storia della città, è arrivato troppo spesso in ritardo, lasciando alla comunità di fare da sola. Lì dove questa forte volontà di fare, sostituendosi anche ai partiti, si è trasformata in “civismo” con un governo locale ininterrotto per gli ultimi 14 anni. Salvo poi tornare in mano al centrodestra con Lanfranco Principi, forzista, moderato, ma con un’importante esperienza civica alle spalle da vicesindaco nell’ultima amministrazione Terra. Aprilia dalle grandi potenzialità che non si sono sapute valorizzare, inquadrare in un processo di crescita economico e sociale ma che, evidentemente, qualcun altro ha saputo sfruttare. La politica locale stava preparandosi per andare al voto, con scetticismo ma anche con una certa consapevolezza, quando è arrivata la notizia del commissariamento. E ora ci sarà tutto il tempo per capire, ricostruire e innovare. L’importante è ritrovare la fiducia dell’Aprilia bene, che c’è ma che è disorientata e ha bisogno di essere sostenuta. Finisce, anche, la breve parentesi del commissario Paolo D’Attilio che si era insediato a luglio del 2024, dopo le dimissioni dei consiglieri comunali, proprio a seguito del terremoto giudiziario dell’operazione “Assedio” per la quale il Procuratore Capo di Roma Francesco Lo Voi aveva parlato in conferenza stampa di “mafia autoctona” spingendosi a dire che la “situazione non è dissimile da Corleone”. Paolo D’Attilio, insieme ai sub-commissari Aldo Aldi, Marco Serra e Domenico Talani lasciano una città non ai suoi splendori, che per Aprilia risalgono ai famosi anni ’90. I cittadini si sentono sfiduciati, i servizi sono pochi, certe zone sono in degrado se non in progressivo abbandono, il commercio non decolla, neppure quello storico del centro. Le riduzioni idriche notturne, molti parchi e aree verdi pressoché lasciati a se stessi, le strade un colabrodo, le attività culturali e di volontariato, motore pulsante della città, arrancano nel quotidiano perché si sentono sole. C’è molto da fare ad Aprilia e serve che tutti si rimbocchino le maniche, ognuno per come e quello che può.
I TRE COMMISSARI
I profili dei nuovi commissari sembrano scelti a posta per una città che ha bisogno intanto di sapere e poi di risposte urgenti e precise. La guida è nelle mani del Prefetto Vincenza Filippi, per tanti anni nell’ufficio antimafia della Prefettura di Roma, esperta di fenomeni immigratori in una città che ha nell’immigrazione, la sua peculiarità civica. Nel 1936 grazie all’opera dei tantissimi pionieri venuti dalle più disparate parti d’Italia, in particolare veneti e friulani, dopo la bonifica. Poi di tante famiglie del sud, di Roma, dell’Abruzzo e di tante altre regioni d’Italia che trovavano un lavoro grazie all’apertura di aziende e fabbriche nel boom economico del dopoguerra, con la Cassa del Mezzogiorno. E ora la nuova immigrazione di famiglie provenienti dall’est europeo e dai paesi extracomunitari. Ma c’è da gestire un nuovo fenomeno, finora sconosciuto alla città, quello dell’emigrazione di tanti giovani che ad Aprilia non trovano realizzazione ai propri sogni di vita. Fenomeno che si aggiunge alla denatalità, per Aprilia recentissimo. Il prefetto Vincenza Filippi è stata dirigente dell’area relativa ai centri per gli immigrati regolari, e capo ufficio di staff dei centri di accoglienza, è stata anche sub-commissario per il compimento nell’isola di Lampedusa di interventi urgenti per la realizzazione di strutture di accoglienza per gli immigrati clandestini. Enza Caporale conosce l’hinterland romano che è quello su cui ruota anche il tessuto sociale ed economico apriliano. Ha fatto parte della commissione d’accesso a Roma Capitale, dopo l’indagine della Procura di Roma nota come “Mondo di Mezzo” e successivamente è stata anche nominata componente del Gruppo di Supporto costituito su direttiva del Ministro dell’Interno in esito alle risultanze dell’indagine ispettiva su Roma Capitale, al fine di pianificare con il Sindaco di Roma Capitale, gli interventi di risanamento dei settori risultati più compromessi all’esito degli accertamenti svolti dalla Commissione di accesso. È stata commissario di Cisterna di Latina nel 2021. Il territorio lo conosce molto bene, con incarichi anche specifici nel settore dei rifiuti. Rita Guida è esperta di bilancio e contabilità in una città che ha più volte rischiato il dissesto finanziario. Dipendente della Banca d’Italia, dal 1988 ossia da quando è passata, dopo aver vinto il concorso direttivo, al Ministero dell’Interno, si è occupata sempre del settore amministrativo-contabile. Ha svolto incarichi ispettivi, su delega della Procura Regionale della Corte dei Conti.
Buon lavoro ai nuovi Commissari.
VINCENZA FILIPPI E’ romana. Classe 1957, è coniugata ed ha una figlia. Si è laureata in giurisprudenza all’università “La Sapienza” di Roma con il massimo dei voti. È stata immessa nei ruoli della carriera prefettizia nel 1989. Ha lavorato nell’ufficio antimafia della prefettura di Roma, nel dipartimento della sicurezza della sede ministeriale. È stata nominata viceprefetto il 1 luglio 2001 come dirigente dell’area relativa ai centri per gli immigrati regolari e capo ufficio di staff dei centri di accoglienza. In questo periodo (2006-2008) è stata sub-commissario per il compimento nell’isola di Lampedusa di interventi urgenti per la realizzazione di strutture di accoglienza per gli immigrati clandestini. Nel 2011 ha fatto parte dell’ufficio di diretta collaborazione con il Ministro ed è stata coordinatore del gruppo legalità e sicurezza del Grande Progetto Pompei. Nel 2019 è arrivata la nomina a Prefetto con primo incarico a Fermo. È stata Commissario straordinario di Gavorrano, Isernia ed Eboli. Nel 2022 commissario straordinario di Otranto e nel 2023 del Comune di Cecina.
ENZA CAPORALE – Di Corato di Bari, classe 1963. Laureata in giurisprudenza all’università “La Sapienza” con il massimo dei voti. Nel 1989 ha assunto l’incarico nell’Ufficio di Gabinetto della Prefettura di Pordenone. Nel 1991 è stata trasferita presso la Prefettura di Roma. Nel 2006 viene promossa a viceprefetto e assegnata alla prefettura de L’Aquila. Nel 2009 torna nella Prefettura di Roma dove svolge delicati incarichi tra cui il coordinamento del tavolo tecnico sulla tutela dei minori e sugli insediamenti abusivi dei nomadi nella Capitale. Nel 2005 è stata incaricata, insieme ad altri funzionari, di assicurare lo svolgimento di tutte le attività essenziali per i funerali di Giovanni Paolo II. Nel 2011 è delegata per il superamento dell’emergenza ambientale nel territorio della provincia di Roma connessa all’imminente chiusura della discarica di Malagrotta. Nel 2014 le è conferito l’incarico di dirigente dell’area “Ordine e Sicurezza pubblica” sempre della Prefettura di Roma. È nominata componente la commissione d’accesso a Roma Capitale, dopo l’indagine della Procura di Roma nota come “mondo di mezzo” e successivamente nominata componente del Gruppo di Supporto costituito su direttiva del Ministro dell’Interno in esito alle risultanze dell’indagine ispettiva su Roma Capitale, al fine di pianificare con il Sindaco di Roma Capitale, gli interventi di risanamento dei settori risultati più compromessi all’esito degli accertamenti svolti dalla Commissione di accesso. È nominata viceprefetto vicario nel 2016. È stata commissario prefettizio ad Ariccia, Grottaferrata, Marino, Santa Marinella, Palestrina e nel 2021 a Cisterna di Latina.
RITA GUIDA – È di Matera, classe 1962. Dirigente di seconda fascia del Ministero dell’Interno dal 2010 quale vincitrice di concorso in servizio alla Prefettura di Foggia fino a luglio 2016. Si è laureata in economia e commercio presso l’università di Bari con il massimo dei voti e la lode. Dal 1984 al 1988 è dipendente della Banca d’Italia – Amministrazione Centrale di Roma. Nel 1988 viene assunta dal Ministero dell’Interno dopo aver vinto un concorso per la Carriera Direttiva. È direttore Amministrativo-Contabile nella Prefettura di Matera dal 1994 al 2010. Ha eseguito incarichi ispettivi presso comuni della provincia, su delega della Procura Regionale della Corte dei Conti per accertamento danno erariale, ricevendo encomi dal procuratore Regionale.
Didascalia foto in mezzo Vincenza Filippi, con la fascia Enza Caporale, a destra Rita Guida