SGOMBRARE SENZA RENDERLE TOTALMENTE INABITABILI VUOL DIRE ILLUDERE LA GENTE

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SGOMBRARE SENZA RENDERLE TOTALMENTE INABITABILI VUOL DIRE ILLUDERE LA GENTE COME E’ SEMPRE AVVENUTO IN PASSATO FORSE ERA IL CASO DI DISTRUGGERE I SERVIZI IGIENICI IN GENERE, E PORTARE VIA I CONTATORI DELL’ACQUA E DELLA LUCE DOVE CI SONO E TOGLIERE EVENTUALMENTE FILI VOLANTI L’ENEL NON E’ STATA CHIAMATA  COME PURE LA SOCIETA’ CHE RIFORNISCE L’ACQUA  

Tutte gli occupanti dei circa venticinque appartamenti liberati ieri dalle forze dell’ordine in primis dagli agenti della polizia municipale coordinati dal Comandante Antonello Macchi, questa mattina si sono recati in municipio per parlare con il sindaco Mario Savarese. Sul posto prontamente intervenuti i carabinieri del comando Tenenza di Ardea che hanno riportato con alta professionalità la calma ed allontanato il gruppo dei manifestanti dagli ingressi prima della sede comunale e successivamente dai cancelli della tenenza. A convincere i manifestanti ad allontanarsi da quegli ingressi il Maresciallo Domenico Caputo, che ha spiegato loro che rischi penali  a cui andavano in contro se restavano in quell’area. Il sottufficale che è molto stimato dalla popolazione è stato ascoltato. Allontanati i manifestanti il sindaco insieme alla segretaria comunale sono usciti dalla tenenza ben scortato e sono stati accompagnati all’attigua sede comunale adiacente alla stessa tenenza. Nessun momento di confusione se non richieste ad alta voce di riavere un alloggio dove andare a dormire questa sera. Diversi genitori con figli piccoli a carico, disperati per loro perchè non sanno dove portarli a dormire. Intanto fin quando non è rientrato il sindaco nel comune l’autorità responsabile era soltanto il Presidente Lucio Zito che da subito ha  avvertito i servizi sociali per i provvedimenti del caso. A tenere calmi gli ex occupanti del “Serpentone” del complesso immobiliare delle Salzare, il capogruppo consiliare della Lega Franco Marcucci, che ha passato subito la “palla” al M/llo. Intanto va detto  che questa gente ancora spera di rientrare in quelle case avendo questa volta a differenza dell’azione di sgombero effettuata dall’ex sindaco Luca Di Fiori che dopo uno svuotamento di una struttura di docici appartamenti fece distruggere i servizi igienici, tagliare l’acqua e staccare la luce togliendo loro ogni speranza. Questa volta questo non è avvenuto nessun stacco di corrente con asporto dei centatori (eventualmente se ci sono) e come anche per l’acqua, tanto che proprio per i servizi rimasti intatti i manifestanti pensano di rientrare.  Questi servizi fanno illudono gli sgombrati di poter rientrare, se pur posti sotto sequestro. Del resto ormai questi appartamenti per sentenza devono essere demoliti, a meno che come prevede la legge 47/85 il consiglio comunale non di valuta di interesse pubblico comunale, li ristruttura secondo le norme previste rendendoli abitabili ed agibili, condizioni che attualmente non ci sono, compreso quella sulle norme antincendio.Al momento i manifestanti sono ancora nei dintorni del municipio e sempre sotto il controllo dei militari dell’Arma che mantengono l’ordine pubblico. I manifestanti gridavano che le loro occupazioni erano avvenute dietro compenso monetario date ad un tizio, ma questo non ci interessa più di tanto al mimite che siano gli investigatori ad interessarsene.

Luigi Centore