“NO AI PALETTI DI DESTRA E SINISTRA. SONO PAROLE DEL SECOLO SCORSO”

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Vincenzino Palumbo torna in pista con Ama, Alternativa Moderata Apriliana.              L’alternativa è alla maggioranza Terra che sfida alle prossime amministrative

Vincenzino Palumbo, Dania Zattoni e Andrea-Baldazzi

di Riccardo Toffoli

Vincenzino Palumbo torna in pista con Ama, Alternativa Moderata Apriliana. Atteso l’ingresso nel nuovo movimento cittadino del gruppo consiliare di Roberto Boi e Francesca Renzi che porterebbe la lista ad avere un grande serbatoio di candidati e di voti per le prossime amministrative del 2023. Dove si colloca Ama? Né a destra e neanche a sinistra. Ma neanche nel centro. Per Palumbo queste parole sono retaggi del secolo scorso che non hanno nulla a che fare con gli anni 2020. Per Palumbo servono: “Idee e persone di buona volontà che sposano un progetto per Aprilia”. Vincenzino Palumbo è apriliano doc. Noto per la scuola guida che prende il suo nome ma anche per essere stato insegnante, ora in pensione, del Rosselli. Dopo un’esperienza nel Partito Repubblicano, Palumbo è tornato nella politica attiva con Mario Stradaioli sindaco. È diventato presidente del Consiglio comunale di Aprilia salvo poi dimettersi per non aver condiviso la linea sull’accordo con A.ser. E’ transitato quindi nel centrodestra, si è candidato come consigliere regionale e ha ottenuto tantissimi voti senza però risultare eletto. Poi una pausa. Ora Vincenzino Palumbo torna in pista. Lo fa con una lista civica nuova e la voglia di condividere un percorso il più ampio possibile per la città. Insieme a lui Dania Zattoni e Andrea Baldazzi.

Insomma si ritorna in pista…..

“Ho avuto un momento di pausa a livello politico perché gli impegni lavorativi mi hanno assorbito in maniera totale. Ora sono andato in pensione con la scuola, ho insegnato negli ultimi sei anni al Rosselli. Ho liberato del tempo che voglio dedicare alla mia città. Io sono nato ad Aprilia, figlio di pionieri di Aprilia. È dal 1937 che la mia famiglia sta ad Aprilia. Mio padre scese in Puglia una volta sola per dieci giorni e quando tornò ad Aprilia disse: il mio paese è ormai questo. Aprilia quindi è la mia città, è la città della mia famiglia e ci tengo molto. Ho figli e nipoti e vedere questa città che non fa nulla per crescere, per migliorare la vivibilità per i nostri figli e nipoti, mi ha fatto scegliere di tornare in pista”.

Cos’è Ama?

“È una lista che vuole che vuole far comprendere una cosa importante. Possiamo definirla un laboratorio dove i cittadini che vogliono fare qualcosa per la città devono pensare che tutti i termini come destra e sinistra non esistono più nel reale, negli anni 2020. Sono termini usati nel secolo scorso. Dobbiamo cominciare a parlare di cose da fare per la città. Se uno in tasca ha la tessera di destra o la tessera di sinistra a noi non interessa. A noi interessano le idee, le persone e fare le cose per la città. Non ho problemi con i partiti. Un partito che sposa questa idea ben venga. Un partito dove i capoccioni vengono a dirci cosa dobbiamo fare, non è invece ben accetto. Se i grandi partiti vogliono continuare ad usare Aprilia, sfruttarla elettoralmente e poi sparire senza fare le cose che servono alla città, non ci interessano. Abbiamo bisogno di persone di buona volontà che sposano il progetto”.

Entro quando sarete operativi?

“Avremo una sede entro il mese di aprile dove faremo anche incontri con tutti i cittadini che vogliono capire meglio cosa è questo progetto e cercheremo di partire. In piena estate tutti avranno capito cosa vogliamo fare e cosa vogliamo realizzare”.

Se è vero che non conta quale tessera di partito si ha, è anche vero però che Ama è alternativa alla maggioranza Terra…..

“Questa maggioranza è un gruppo di liste che hanno partiti camuffati all’interno. Ci sono partiti dentro. A noi proprio il concetto di partiti che vogliono gestire Aprilia non interessa. Siamo alternativi a questa maggioranza”.

Qual è una priorità? Ciò che secondo lei deve essere assolutamente fatto ad Aprilia

“Colgo l’occasione di questa domanda per commentare quanto ho letto sui giornali. Quello che sta succedendo alla clinica Città di Aprilia deve farci mobilitare tutti. Sono stati tagliati 700 mila euro alla clinica. Città di Aprilia è una clinica privata convenzionata ma è l’unica che in tutti questi anni sta garantendo un servizio sanitario per la città. Nessun partito ha detto che bisogna fare qualcosa per bloccare questo nuovo taglio. Non significa lasciare soldi al privato, significa avere 700 mila euro in meno per i servizi sanitari alla città. Togliere 700 mila euro su servizi che sono già al minimo sindacale ad Aprilia, non deve passare in sordina. Farò degli incontri, interesserò qualche consigliere regionale per sollecitare questa situazione. Non è possibile che ad una città che soffre già sulla sanità, vengano decurtati altri 700 mila euro”.

Il 2023 non è solo l’anno delle amministrative. Ci sono anche le regionali e Aprilia deve tentare di eleggere per la prima volta un consigliere regionale.

“Sono stato candidato alle regionali. Ho fatto una piccola campagna elettorale solo su Aprilia e inaspettatamente ho preso 1070 voti in 15 giorni. Ringrazio quelle persone che mi hanno dato fiducia cinque anni fa. All’epoca feci una proposta a chi era candidato con altri partiti. Ho detto: facciamo un appello alla città. Chi è di sinistra voti per un solo candidato, chi è di destra voti per un solo altro candidato in modo che i voti non vengano dispersi. Questa soluzione avrebbe permesso l’elezione di almeno due consiglieri regionali. Noi dobbiamo fare gli accordi a livello locale senza i paletti della destra e della sinistra che sono del ‘900 anche per queste prossime regionali”.