LE SALZARE IL VIETNAM DEL SINDACO MARIO SAVARESE. HA SEMPRE SOSTENUTO CHE NON ERA IL SUO PRIMO PROBLEMA, ORA LO E’ DIVENTATO

284

 

I CITTADINI DISPERATI SCRIVONO AL SINDACO ED ALLE ISTITUZIONI. NON E’ ESCLUSO L’INTERVENTO DELLA MAGISTRATURA PER VERIFICARE EVENTUALI OMISSIONI DA PARTE DI CHI DOVEVA E DEVE CONTROLLARE IL TERRITORIO.

di Luigi Centore

“La disperazione delle persone monta incontrollata. In molti lattibuiscono a me quanto sta accadendo. La disperazione delle persone monta incontrollata”. Questo il laconico comunicato del sindaco di Ardea Mario Savarese a seguito degli incendi che si sprigionano indisturbati nei 706 ettari del compendio delle Salzare, un’area di proprietà comunale trasferita al patrimonio comunale dal demanio dello Stato affinchè questi la alienasse agli aventi diritto (se ce ne sono) il tutto, dopo aver bonificato le varie discariche a cielo aperto che di continuo vengono date da ignoti barbari alle fiamme. Bonifica delle discariche è menzionata sull’atto di trasferimento al comune da parte del demanio dello Stato (Bonifiche non effettuate nemmeno dall’amministrazione precedente e ancor meno dall’attuale) E sull’incapacità gestionale di risolvere il problema che era il cavallo di battaglia del sindaco Mario Savarese del M5S, da quello che doveva essere l’azione che lo avrebbe portato alle stelle, mentre lo sta portando alle “stalle” un problema irrisolto per incapacità sua e dei suoi collaboratori, sta diventando il “suo Vietnam”. Nessuna istituzione civile e militare riesce ancora da anni a risolvere questo problema che sta ormai facendo montare la rabbia dei cittadini costretti a respirare aria malsana che intossica l’intera popolazione, una situazione di cui il primo responsabile delle igiene e salute pubblica quale il sindaco resta incapace di prendere un qualsiasi provvedimento. Scarsi se non nulli i controlli. Sempre più si adducono scuse puerili, quale quella di essere pochi, ma che mai chiede ausilio ai militari della Benerita o ad altre istituzioni. Da mesi gli articoli sui giornali che segnalano le anomalie su quelle terre, a tutte le forze di polizia locali, dalle discariche di fresato bituminoso, a discariche di amianto, di rifiuti vari di carcasse di auto, di copertoni di auto e quant’altro. Mai che si riesce a fermare l’ingresso nelle strade dell’entroterra delle Salzare che hanno solo cinque entrate in zona monti, entrate senza uscita, e tre in zona mare. Ormai Ardea è allo sbando più assoluto, la popolazione sta perdendo sempre più fiducia nelle istituzioni comunali e statali. Un comando della polizia municipale da mesi senza un comandante operativo, l’ultimo ancora acclamato dal popolo è stato fatto rientrare a Roma lasciando il comando allo sbando più assoluto malgrado l’impegno profuso del pugno di uomini e donne che si prodigano all’estremo delle loro forze, purtroppo per loro invano, senza una guida autorevole. Le altre forze di polizia del territorio, non comment. Ardea sempre più una discarica a cielo aperto, sempre più rifugio di tante persone senza fissa dimora che vagano per il paese, nessuna telecamera attiva e se ve ne fosse qualcuna nessuno la controlla. Ed è per questo che tanti cittadini scrivono risentiti, non ultimo il grido di allarme dell’ex candidata a sindaco in una lista civica quale Monica Fasoli di Colle Romito che scrive: “ La salute pubblica è tra le principali priorità. Sono anni che questo territorio è totalmente abbandonato, motivo per cui è un discarica e questo genera di continuo incendi. Per anni ci siamo cibati incendi alle Salzare, a via dei monti di santa Lucia pochi giorni fa al colle romito oggi di nuovo a Via dei Monti di Santa Lucia ! Sono ore che non si può respirare, anche con le finestre chiuse e questo non è più tollerabile!!! Questi incendi producono diossina che rimane in circolo per anni creando non pochi danni alla salute. Quindi in sostanza, visto che ci sono persone ignoranti ed incoscienti che seguitano incessantemente a dare fuoco a tutto, visto che Ardea è una pattumiera, motivo per cui accade e visto che tutto ciò accade per la totale mancanza del controllo del territorio, o fate qualcosa per cessare questa produzione di futuri tumori, o prenderò firme necessarie per denunciarvi! Falde acquifere inquinate per la discarica di Roncigliano, incendi, mondezza, basta! Fate venire l’esercito, visto che abbiamo 2 vigili, e controllate a tappeto il territorio, fate multe, mettete in difficoltà persone irrispettose dell’ambiente, prendete a calci nel culo, fate come vi pare ma date una pulita a questo povero paese che non si vive più! Iniziate a prendere provvedimenti seri!” Non ultima una nota di risposta sempre al laconico comunicato del sindaco pervenuta da parte della consigliera comunale ex grillina oggi capogruppo del gruppo “Cambiamo con Toti, Coraggio Italia” che scrive: “30 agosto 2021. Caro diario, scrive Mario Savarese sindaco di Ardea: “La disperazione delle persone monta incontrollata. In molti attribuiscono a me quanto sta accadendo”. Rispondo riprendendo uno dei commenti, tra i tanti che hanno fatto palesare l’assurdità di un primo cittadino assente da anni: “Bisognerebbe rivolgersi al Sindaco in effetti…. Ah già il sindaco è lei”. Oltre al solito ritornello dei cittadini sporchi, zozzoni, evasori, cattivi e delinquenti, è possibile che un sindaco debba aspettare un cambio di comportamento di tutti e 50.000 i suoi concittadini per fare le cose? Da un sindaco non ci si aspetta il moralizzatore ma uno concreto. Anna Maria Tarantino