IL SOGNO DELLA FASOLI AVERE UN CANILE AD ARDEA

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Monica Fasoli
Monica Fasoli

Con la chiusura del canile di Pomezia dove il comune di Pomezia dava alloggio ai cani abbandonati o fuggiti di casa compreso quelli di Ardea, Monica Fasoli            Del Coord. Politico Liberiamo Ardea in una nota fa un  resoconto non certo allegro della situazione di come ancora nel millennio 2000, c’è in alcune amministrazioni il disinteresse per i più fedeli compagni dell’uomo, dove spesso vengono in strutture che dovrebbero accudirli lasciati con poca attenzione e per di più con un elevato costo per le casse comunali, la Fasoli nota ad Ardea ed in particolare a Colle Romito e quartieri vicini per il suo amore ed verso gli animali tutti e giovani volontari che amorevolmente li accudiscono senza percepire soldi se non per un amore a quattro zampe e scrive: “In questi giorni ho avuto notizia dalle volontarie del canile “ Alba Dog” che a giorni ci sarà lo spostamento di circa 150 cani di proprietà del Comune di Ardea, direi quasi certa la notizia ma non è ancora chiara la destinazione.

Vorrei in proposito fare delle osservazioni che meritano risposta, motivo per cui chiederò al Sindaco o all’assessore di competenza notizie certe. Partiamo innanzi tutto dall’aspetto umano della situazione: Per come conosco i fatti, il Comune di Ardea paga al canile di Pomezia circa 300.000 € all’anno di mantenimento, cifra esorbitante per come vengono mantenuti i cani, ma cosa giusta da precisare è che un Comune con oltre 20.000 abitanti ha come obbligo un proprio canile che permetterebbe una gestione meno dispendiosa e più dignitosa.

Proprio nel 2017, quando si è insidiata  la nuova amministrazione, come presidente di un associazione animalista, proposi al Comune un progetto redatto dall’Arch. M. Capasso che avrebbe ospitato 150 cani. L’idea nacque per due motivazioni, anzi tre, principalmente per dare un ristoro dignitoso a quelle povere creature che purtroppo non hanno la fortuna di avere una famiglia, il secondo punto fondamentale, perchè costruito con tutte le normative vigenti e i giusti spazi, ed in fine ,per un risparmio che poteva essere destinato ad altro e per regolarizzare il Comune che come in ogni cosa si appoggia al Comune di Pomezia perchè nulla ha. Questo progetto consisteva nel costruire dei box con fessure di ingresso estate- inverno, area interna al box di sgambamento, auto lavaggio dei box, sanitario, box quarantena ed un area dedicata al pet terapy che messa a disposizione al personale competente, avrebbe creato un area ricreativa per i bambini o persone con disabilità e allo stesso tempo dava aiuto ai volontari nell’inserimento dei cani per le adozioni. Sappiamo bene che spesso è molto difficile l’adozione, ma l’effetto di tutto questo avrebbe avuto un gran segno di civiltà, di cura dell’animale, di agevolazione al volontario che se ne prende cura e di un risparmio notevole perchè non abbandonati. Si abbandonati, perchè se non fosse per i volontari i cani non avrebbero la minima carezza, la minima uscita o cura.Il progetto all’epoca aveva un costo di 250.000 euro, il costo di un anno in un canile privato, oggi, quanti soldi si sarebbero risparmiati anche mantenendoli?

E’ vero, ci sono delle priorità, buche, scuole, parchi, decoro urbano etc etc, ma la gestione di un Comune si deve guardare nel complesso e la realizzazione avrebbe fatto risparmiare soldi destinandoli ad altro facendo vivere i cani in modo più dignitoso. Ovviamente il progetto è nel cassetto, sarà mia cura ripresentarlo alla prossima amministrazione e porre fine a questo incubo che i cani ed i volontari debbono passare perchè un trasferimento comporta tante conseguenze. Ora chiedo, dove andranno a finire i nostri cani? Perchè nostri sono. Tempo fa in un articolo il Sindaco parlava dell’ex canile di Colle Romito che chiusero perchè non conforme durante l’amministrazione Di Fiori.

Il 30 Dicembre 2021, con la determinazione dirigenziale 2369, sono stati approvati lavori di ristrutturazione di € 100.000 per lo stesso canile che precedentemente era stato chiuso per mancanza di fattibilità tecnico/ambientale, ma che magicamente oggi ha, quindi i cani saranno spostati a Colle Romito? Sicuramente sarebbe un lieto fine per le volontarie che seguono i cani da anni, sarebbe triste mandarli lontano, ma, piuttosto che spendere 100.000 euro per un canile che non ha minimamente i requisiti poiché troppo vicino alle abitazioni e requisiti strutturali, il Comune non poteva, considerati i terreni di sua proprietà, trovare una soluzione che non vede i soldi dei cittadini buttati?

Monica Fasoli Coord. Politico Liberiamo Ardea”