DON GIUSEPPE BILLI TORNA AD APRILIA

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Apriliano doc ha contribuito alla costruzione della chiesa di Montarelli. Era da 14 anni alla guida della chiesa centrale di Pomezia

Novità anche nella parrocchia dei Ss Pietro e Paolo dove arrivano Don Cristobal e Don Luis

di Riccardo Toffoli

Don Giuseppe Billi torna ad Aprilia. Il 4 settembre si è insediato ufficialmente nella parrocchia di Maria Madre della Chiesa, dopo 14 anni di guida della comunità della Chiesa centrale di Pomezia. Il suo trasferimento fa parte di un grande movimento interno della diocesi di Albano voluto dal nuovo Vescovo Vincenzo Viva e che riguarda diverse realtà di Aprilia. Don Alessandro Saputo ottiene l’incarico di Vicario episcopale per il coordinamento della pastorale e la formazione permanente del clero. Don Marco Quarra assume l’incarico di amministratore parrocchiale della Parrocchia S. Giovanni Battista di Campoleone e viene nominato Notaio del Tribunale ordinario della Diocesi di Albano. Don Luis Fernando Lopez Gallego diventa Amministratore parrocchiale della Parrocchia S. Giuseppe di Casalazzara e Don Alfonso Perez suo Vicario parrocchiale nonché Cappellano della Casa di cura “Città di Aprilia”. Don Billi prende il posto di Don Maurizio Ceschin che diventa collaboratore parrocchiale della Parrocchia di San Giacomo Apostolo a Nettuno. Altra novità riguarda la chiesa dei Ss Pietro e Paolo. Il Vescovo ha accolto le dimissioni da parroco di Don Salvatore Surbera che diventa Vicario parrocchiale della Parrocchia Spirito Santo e Coordinatore della pastorale giovanile nel Vicariato di Aprilia. Al suo posto, ai Ss. Pietro e Paolo il Vescovo manda due argentini, entrambi della Fraternità sacerdotale Ramón Pané: Cristóbal José Galdeano Fernández che assume l’ufficio di parroco e Luis Maria Pérez Elustondo come viceparroco. Il 4 settembre si sono insediati a Ss Pietro Paolo il parroco e il viceparroco. La cerimonia di insediamento è coincisa con la funzione religiosa di insediamento di Don Giuseppe Billi a Maria Madre della Chiesa.

LA FUNZIONE RELIGIOSA – L’insediamento ufficiale di Don Giuseppe Billi è avvenuto quindi domenica 4 settembre alle ore 11. Ha presieduto la funzione religiosa Don Franco Marando, parroco della parrocchia di San Michele Arangelo e delegato vescovile. Al fianco dei due parroci c’erano Don Giovanni e don Luis. Alla cerimonia ha partecipato tantissima gente che ha sfidato il maltempo per assistere al ritorno ufficiale di Don Billi ad Aprilia. Le parole finali di Don Giuseppe Billi che non ha fatto mancare la sua solita ironia, sono state accolte con uno scrosciante applauso. “Dopo 14 anni a Pomezia –ha detto- vado con una donna: Maria Madre della Chiesa”. Pochissime parole ma intense. Ha parlato dell’attuale situazione in cui viviamo. L’ha definita uno “tsunami” di cui però il cristiano non ha paura, perché Cristo ha vinto la morte. E poi ha augurato a tutti un buon pranzo: “Anche Cristo andava a cena” ha detto sorridendo. Quindi ha invitato a pregare per Maria. Intensa anche l’omelia di Don Franco Marando che ha parlato della missione sacerdotale come della capacità di far sbocciare l’amore universale di Dio nella comunità cristiana che guida. La cerimonia religiosa è stata accompagnata dai bellissimi canti del coro di Maria Madre della Chiesa diretti da Daniela Gaetano. Bravissimi i coristi.

UN SACERDOTE APRILIANO CHE TIENE ALLA SUA CITTA’ – Don Giuseppe Billi è apriliano doc. Lo conoscono tutti ad Aprilia. La famiglia Billi, di origini romagnole, giunse ad Aprilia nel 1939. È una famiglia di pionieri. Lui ora ha 68 anni. Come tutti i giovani apriliani del tempo, è cresciuto nell’oratorio dei preti di San Michele sotto la guida dei sacerdoti dell’istituto di San Raffaele. Lui stesso ricorda che erano gli unici a fare qualcosa per i giovani e la città all’epoca. Poi, all’età di vent’anni, è stato collaboratore amministrativo di Don Angelo Zanardo nel centro di addestramento professionale per diversi anni. “Don Angelo per me è stato come un secondo padre -ci ricorda- mi è stato vicino quando mio padre è venuto a mancare e lui è stato il mio punto di riferimento come uomo e come sacerdote”. È stato vice parroco di San Pietro e Paolo quando lo stesso don Angelo Zanardo divenne parroco e poi fu voluto da Don Luigi Fossati a San Michele Arcangelo dopo la prematura scomparsa di Don Aldo Bellio. L’incarico di parroco arrivò a Montarelli. “Qui -ci dice- c’era pochissimo. Facevamo la funzione liturgica in un garage. Siamo cresciuti insieme come comunità”. Don Billi è rimasto parroco fino all’inaugurazione della nuova chiesa di Montarelli. Poi, al momento in cui avrebbe potuto godere di quanto fatto, l’allora Vescovo Marcello Semeraro lo ha destinato alla guida della parrocchia di San Benedetto, la chiesa centrale di Pomezia dove ha dovuto ricostruire una comunità lacerata da diversi problemi. Lo ha aiutato Don Secondo l’ex parroco di San Pietro e Paolo. Qui è stato per ben 14 anni. “È stata una bellissima esperienza che conserverò preziosamente -ci confessa- con organizzazione e responsabilità di tutti abbiamo raggiunto importati traguardi”. Cuore e mente sono rivolti all’uomo secondo l’insegnamento di Don Angelo. “Siamo tutti uomini senza alcuna distinzione -ci dice- ed è nostro compito ascoltare tutti. Ascoltare è difficile, significa creare un vuoto interno perché dobbiamo essere disposti ad accogliere”. Finalmente Don Billi torna ad Aprilia. Scherzosamente ci dice: “Ad Aprilia sono conosciuto come Don Billi. A Pomezia come don Giuseppe. Così succede che quando qualcuno di Aprilia viene a Pomezia e chiede di don Billi, nessuno sa chi è. E chi viene da Pomezia ad Aprilia a chiedere di Don Giuseppe tutti alzano le braccia”. Il suo ritorno è una grande gioia per tutti gli apriliani. Nella funzione religiosa di insediamento c’erano un po’ tutti: i suoi parrocchiani di Pomezia, i suoi amici e gli apriliani storici. Presente l’amministrazione comunale rappresentata dall’assessore Luana Caporaso.