BOCCIATA L’AUTOSTRADA ROMA LATINA. TUTTO DA RIFARE

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La soddisfazione dei Comitati No Corridoio Roma-Latina e No Bretella Cisterna-Valmontone

Il 13 Settembre 2018 è stata resa nota la sentenza del Consiglio di Stato su ricorso della Salini-Impregilo contro l’aggiudicazione dell’appalto al Consorzio SIS. 120 punti circostanziati che come recita il seguente punto 76 non lasciano spazio ad interpretazioni: “In ragione di tutto quanto finora rilevato le censure della Salini-ImpregiloQ concernenti la formula matematica prevista dalla lettera di invito per la valutazione delle offerte relativamente all’utilizzo del contributo pubblico (pag. 40 – 43 dell’appello principale), e di contraddittorietà in atti nell’operato dell’amministrazione, nella parte in cui pur a fronte di notevoli perplessità emerse in ordine alla convenienza dell’offerta del Consorzio SIS, Autostrade del Lazio ha nondimeno aggiudicato a questa la gara (pag. 43 – 52). Dal relativo accoglimento deriva l’annullamento in parte qua della lettera di invito e l’obbligo per l’amministrazione di rinnovare la gara a partire da tale segmento risultato illegittimo.” Quindi è stata annullata la Gara d’Appalto, non consentendo il subentro della Salini-Impregilo. Insomma tutto da rifare. Quale miglior occasione per annullare definitivamente il progetto, stornare/usare i 468 milioni di euro per adeguare in sicurezza tutta la Via Pontina che non può aspettare un altro decennio, visto la pericolosità e le sue condizioni precarie. Ci sono le nostre proposte alternative, c’è la proposta dell’ANCE-ACER che in tre anni dall’inizio del cantiere potrà consegnare una strada ottimizzata e senza pedaggio. Inoltre, l’intermodalità con il ferro è un’opera fondamentale per ridurre il traffico privato su gomma al fine di ridurre le drastiche interminabili file.

Un colpo di coda arriva dalle dichiarazioni di Zingaretti, quello che diceva di volere la messa in sicurezza della V. Pontina, ma era costretto a sostenere la costruzione dell’autostrada, altrimenti il Ministro Lupi spostava i soldi a favore di altre infrastrutture: “Per questo ho proposto ad Autostrade del Lazio spa di valutare, insieme al socio Anas, soluzioni che consentano alla stessa, attraverso il modello in house, di realizzare e gestire l’autostrada tra la Capitale e Latina”. Ricordiamo che “house” vuol dire che l’opera sarà totalmente a carico del pubblico, quindi si dovranno trovare tre miliardi di euro, nonostante la parzialità dell’opera e la non eliminazione, sostanzialmente impossibile anche con la modifica del progetto, del tappo/imbuto d’ingresso a Roma, con l’unico risultato di abbattere/espropriare numerose abitazioni e edifici commerciali da Tor de Cenci a Spinaceto. Questa sentenza può consentire al Ministro Toninelli, se avrà la volontà politica-amministrativa, di spostare risorse economiche meno costose e veramente utili a beneficio della collettività e non dei soliti prenditori privati. Per questo motivo ribadiamo la necessità, ancor più urgente, di avere un incontro ufficiale al Ministero delle Infrastrutture, come da noi richiesto il 21 Giugno 2018. 14 Settembre 2018 .

(Pagina e foto di repertorio a cura di Gianfranco Compagno)