Viaggio con Claudio Frollano nel poliambulatorio di Via Giustiniano tra le tante eccellenze che vi operano con passione e dedizione
“Potenziare” significa dare servizi sanitari ai cittadini, sapendo che chi viene e resta, crede nel pubblico e fa il suo lavoro con grande motivazione


di Riccardo Toffoli
“Il vero valore aggiunto è tutto il personale che lavora qui dentro”. Così il presidente del Tribunale dei Diritti del Malato Claudio Frollano. Dopo il sit-in indetto per il definanziamento della terza ala del poliambulatorio Asl di via Giustiniano e la promessa di un nuovo finanziamento per circa 4 milioni di euro, siamo andati nel cuore pulsante della sanità apriliana, una risorsa indispensabile per la città di Aprilia che funziona grazie all’opera meritoria dei medici, degli infermieri e di tutto il personale che vi opera. Ne abbiamo parlato con Frollano che, con una stanzetta appena si entra nella struttura centrale, insieme ai volontari che ci dedicano anima e corpo, svolge una funzione importante e delicata di informazione con i cittadini e di filtro tra le problematiche emerse e la direzione sanitaria. Dopo il pensionamento del dottor Belardino Rossi di cui non si può non parlare bene per il suo impegno costante e amore per il suo lavoro (basta solo ricordare il passaggio dalla struttura di via degli Oleandri a quella di via Giustiniano), il testimone è passato provvisoriamente al dottor Vincenzo Lucherini. Il testimone era di un certo peso dopo il dottor Rossi, ma Lucherini lo sta portando avanti al meglio e, sicuramente, non da meno. Sono pochi quelli che vengono ad Aprilia, ma di questo territorio non si sa perché, ci si innamora. Tanti medici e infermieri, purtroppo, lasciano perché trovano una soluzione contrattuale migliorativa, e spesso si tratta solo di stabilità. “Non so quanti –ci dice Frollano- vorrebbero rimanere qui. Si trovano bene. Poi però, purtroppo, bisognerebbe dare più stabilità nei contratti. Quando a qualsiasi personale, parlo in generale non solo di quello sanitario, si prospetta una soluzione stabile, la scelta è obbligata”.
“IMPEGNO E DEDIZIONE”
“Approfitto di questa intervista del Giornale del Lazio per parlarvi questa volta invece dell’impegno e la dedizione che il nostro personale in servizio nella Casa della Salute ci mette ogni giorno per rendere più fruibili le prestazioni che vengono erogate”. Inizia così Claudio Frollano quest’incontro con noi per parlare di quello che non si dice mai nelle cronache e che è, come lo chiama, il “vero valore aggiunto” del servizio sanitario apriliano. Le mancanze ci sono, si tratta di investimenti in una città che è cresciuta esponenzialmente e i cui servizi non sono aumentati di pari passo. Non solo quelli sanitari. La notizia del definanziamento della terza ala della Asl (su cui poi ha messo una pezza il consigliere regionale Enrico Tiero che ha parlato di un nuovo finanziamento questa volta Asl di circa 4 milioni di euro), ha portato grande malumore in città che, di certo, non sta vivendo un periodo facile. Ma la richiesta di finanziamenti, le cose da potenziare che sono tante, non deve assolutamente mettere in secondo piano il lavoro di chi opera nel poliambulatorio che conosciamo e apprezziamo da almeno tre decenni. “Tra le tante difficoltà che si vengono a creare per molteplici motivi, così come evidenziato nella nostra relazione annuale, -ci dice Frollano- dovute alla mancanza di spazi, di specialisti, infermieri, personale amministrativo, ed a volte ritardi difficili da giustificare nella sostituzione/fornitura di strumenti sanitari, la vera differenza, il vero valore aggiunto sono proprio loro: gli infermieri ed i loro coordinatori, gli specialisti, il personale della protesica, del cambio medico, dell’assistenza domiciliare CAD , PUA (punto unico di accesso) del dipartimento di salute mentale tutto, TSMREE, SERD, CSM, del consultorio, operatori del CUP, che spesso troppo spesso pagano le problematiche del poliambulatorio , ovviamente il responsabile del distretto facenti funzioni Dottor Vincenzo Lucarini, che si misura costantemente con mille situazioni non sempre di facile e soprattutto immediata risoluzione. Uno specialista che lascia l’incarico ad Aprilia ad esempio per i motivi che abbiamo detto, è difficile da sostituire in tempo reale. Eppure ad Aprilia spesso avviene in tempi talmente celeri che è forse impossibile trovare altrove”.
“SINERGIA”
Ad Aprilia si è creata nel tempo una “sinergia” molto forte tra il personale operante all’interno della struttura sanitaria e le associazioni di volontariato. Questo indirizzo, che in parte compensa la mancanza cronica di risorse, è stato avviato con Belardino Rossi che ha avuto l’intuizione di aprire il poliambulatorio di via Giustiniano alla cittadinanza. È stata un’intuizione felice e, ora, possiamo dire fondamentale. Lo stretto legame non solo avviato con i medici di medicina generale ma anche con le associazioni di volontariato come il Tdm permette di ampliare gli orizzonti di intervento sulla cittadinanza, compensando le carenze, anche solo da un punto di vista comunicativo. Ma questo non può giustificare il ritardo degli investimenti, necessari sia in termini di personale specialistico sia in termini di strutture.
“TERZA ALA NON RINVIABILE”
La terza ala è assolutamente necessaria. Fondamentale. “In questi ultimi anni è stato fatto un grande lavoro di ottimizzazione degli spazi del poliambulatorio –continua Frollano- questo percorso è stato avviato quattro anni fa e oggi non c’è una stanza che non sia occupata per tutto il tempo di apertura della struttura. Diversi anni fa, le stanze erano destinate a singoli specialisti e quando non c’erano, erano chiuse. Oggi questo non avviene perché in una stanza si possono tenere nella giornata, più attività”. Degli 800 mila euro rimasti del Pnrr, 300 mila euro sono destinati alla Centrale Operativa Territoriale che permetterà di avere maggiore sinergia con le strutture sanitarie del territorio, compresi ospedali e Rsa, a vantaggio dei pazienti. I 500 mila euro restanti sono stati destinati alla ristrutturazione del settore F per la casa di comunità e alla realizzazione degli spogliatoi per il personale sanitario, nello scantinato della struttura di via Giustiniano. I lavori sono già iniziati. “Gli spogliatoi sono assolutamente indispensabili per permettere al personale medico di cambiarsi prima di iniziare la loro attività – ci dice Frollano- finora si spogliano in aree non dedicate”. Per questo la terza ala è un’opera fondamentale e necessaria. “Gli spazi sono finiti e non c’è altro da ottimizzare qui –continua Frollano- la terza ala è indispensabile per tutta una serie di specialistiche che sono attualmente strette. Ma dirò di più, la terza ala della Asl serve anche per avere la speranza di un potenziamento delle specialistiche. Dove le mettiamo altrimenti?”
“ECCELLENZE”
Quando gli facciamo la domanda: ma secondo te quale può essere considerata un’eccellenza del poliambulatorio apriliano? Frollano risponde “tutte”. “Tutte posso dire che sono delle eccellenze qui –ci risponde- il personale amministrativo, il cambio medico, gli infermieri”. Di certo il Polo Oncologico è un fiore all’occhiello e non solo della provincia di Latina. Attualmente nel polo oncologico apriliano sono seguiti ben 7 mila pazienti con 23 mila erogazioni tra visite, chemio e altri trattamenti sanitari. Anche in questo caso il forte legame con il territorio ha pagato. “Quello che noi facciamo non è criticare solo –conclude Frollano- noi prendiamo atto dei problemi che ci vengono segnalati, e a sua volta, iniziamo a trovare interlocuzioni per risolverli. Ci tengo anche a ringraziare la direzione generale Asl di Latina che ci ha dato sempre ascolto e con la quale è stato avviato un rapporto proficuo per la risoluzione tempestiva delle problematiche. Non vogliamo andare sui giornali, vogliamo che la nostra Asl funzioni al meglio e che tutto il personale possa lavorare nelle migliori condizioni possibili”.