Mutui ancora da ripianare per più di 54 milioni di euro con indebitamento fino al 2044
La fotografia del bilancio certifica comunque l’inesistenza di rischio dissesto (almeno per ora)
di Riccardo Toffoli
Approvato il bilancio consuntivo 2024 del Comune di Aprilia. Con deliberazione numero 9 del 29 aprile, il commissario straordinario Paolo D’Attilio ha approvato definitivamente la fotografia economica del Comune nel 2024. Mancano le note informative delle aziende comunali, Progetto Ambiente e Multiservizi, perché non sono state fornite. Il Conto del bilancio 2024 chiude con un risultato di amministrazione al 31 dicembre 2024 pari a poco più di 75 milioni di euro con un risultato economico negativo di quasi 7 milioni di euro. La fotografia che appare dalla relazione allegata, è per molti aspetti nota, ma si aggiunge un dato positivo evidenziato: il Comune non rischia il dissesto finanziario. “Il Comune di Aprilia –si legge nella relazione- non si trova in stato di dissesto e, quanto ai parametri ministeriali rilevatori di una situazione strutturalmente deficitaria, si riscontra il rispetto della normativa ministeriale”. Altra novità positiva è il diminuire del tempo per i pagamenti: dai più di 30 giorni nel primo trimestre alla media annuale di 11 giorni di pagamento per il 2024. Altissimo, comunque, il residuo dei debiti per contrazione di mutui che risulta pari a più di 54 milioni di euro con un indebitamento fino al 2044. I soli interessi per mutui pagati nel 2024 ammontano a circa un milione e mezzo di euro. La cifra effettiva dei rimborsi per mutui ammonta a un milione e 620 mila euro. Solo per mutui pregressi il Comune di Aprilia paga l’anno oltre 3 milioni di euro. In generale le entrate sono state 181 milioni e 410 mila. Di queste, le entrate correnti sono circa 52 milioni 709 mila euro.
Le spese si diversificano. Sono state 6 milioni e mezzo le spese per il personale, con una possibilità di spendere ancora per nuovo personale a tempo indeterminato, assolutamente necessario specie in alcuni settori strategici. 38 milioni e 200 mila euro circa, invece, le spese di servizi. Si tratta di una grande cifra che comprende le spese per carburanti per i mezzi, la cancelleria, l’equipaggiamento ed il vestiario, la spesa per le utenze (acqua, luce, gas, telefonia, manutenzione applicativi informatici). Fanno parte anche le spese per gli incarichi professionali e quelle relative ai contratti di appalto per l’erogazione dei servizi pubblici, non svolti quindi direttamente dal personale dell’ente come ad esempio la mensa e il trasporto scolastico, la manutenzione del patrimonio comunale, i servizi per il settore sociale ecc.
Per l’accordo di programma della pubblica istruzione sono stati spesi 132 mila euro. Alte anche altre voci di spesa: l’affidamento dei minori in istituto per 1 milione e 400 mila euro circa, i contributi ai centri anziani per 57 mila euro e le rette per le Rsa pari a circa un milione di euro.