A SCUOLA SI MA NON COSI’

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Lettera alla nostra redazione degli studwnti di Palestrina                                                                      “Tra notizie ufficiali e ufficiose, tra smentite e rinvii, l’inizio delle lezioni in presenza è fissato per domani, lunedì 18 gennaio. Dal momento che stiamo per tornare sui famigerati banchi con le rotelle si potrebbe pensare che la pandemia sia stata dunque debellata, ma sappiamo tutti che non è così, anzi, il rientro a scuola coincide proprio con l’aumento dei contagi! .Una scelta oculata che ci porterà solo all’ennesimo lockdown. Ma d’altronde i ragazzi sono i serbatoi del Covid-19, giusto? È giunto il momento che il governo si prenda le proprie responsabilità e smetta di nascondersi dietro una retorica ormai ridondante. Dovrebbero smetterla di affermare che la scuola sia ora la priorità, perché, di fatto, fino a quando non ha rappresentato un fertile terreno di propaganda, non lo è mai stata! Settembre e ottobre 2020 sono stati un chiaro esempio di quanto gli studenti siano la categoria più sacrificabile. Dovevano essere effettuati tamponi a tappeto, sono stati fatti?                                                                                               Assolutamente no! A ottobre, senza dati alla mano, non si è esitato a rispedirci a casa. Oggi, durante la crisi di governo, però, la situazione si ribalta magicamente e gli studenti devono, ora, assolutamente tornare a scuola. Ma non si tratterà forse dell’ennesimo rientro fatto in fretta e furia solo per mera propaganda politica?                                                                                                                               Siamo in balia delle menzogne e dei raggiri di chi ci governa! Ora si grida che la DAD non funziona, ma quest’estate non c’era forse la Ministra Azzolina a vantarsi di quanto questa avesse funzionato, tanto da non dover annullare la maturità 2020? Probabilmente durante i mesi estivi si è speso più tempo a dire menzogne che a programmare un vero rientro a scuola con tutte le dovute modifiche; o forse l’intero programma di rientro si basava sul cambiare la sigla da DAD a DDI?

Ma ora vogliamo rivolgerci direttamente agli uomini e alle donne che ci governano. Avete speso milioni per permetterci di ritornare in classe, per poi richiudere due mesi dopo. Questo perché, oggi come allora, siamo la vostra vetrina politica, un prodotto per convincere che l’Italia non si piega al virus e che andrà tutto bene. Vi diamo un aggiornamento dalla realtà: niente è andato bene! A settembre siamo tornati nelle nostre vecchie e strette aule, dove il distanziamento non è stato mantenuto; la punta di diamante del ministero, i nuovissimi e innovativi banchi (con rotelle e senza), non sono nemmeno arrivati a tutte le scuole nei tempi prefissati e vi sono state intere classi senza un appoggio per scrivere durante le lezioni; le corse dei mezzi dovevano essere potenziate e invece ci siamo ritrovati ammassati dentro gli stessi vecchi autobus con gli stessi orari di sempre.    Smettetela di prenderci in giro! Da allora, niente è cambiato! Domani non vogliamo rientrare rispettando quegli orari improbabili fatti di sette ore e dieci minuti di pausa, solo per lasciarvi fregiare del merito di averci riportati nelle aule.  Non possiamo affrontare viaggi su autobus e treni stracolmi. Non possiamo recuperare i minuti persi di lezione nel pomeriggio, continuando a stare costantemente a disposizione dei professori anche fuori dall’ambito scolastico. Non vogliamo rientrare se la scuola non è sicura. Non vogliamo rientrare se la scuola non è sostenibile! Se le uniche modalità possibili sono quelle esposte e delineate dal lavoro immane che tutti gli enti preposti hanno individuato, allora non ci sono le condizioni per un rientro sostenibile. Non vogliamo che ci venga addossata la colpa dell’aumento dei contagi. Non vogliamo pagare per le vostre scelte sbagliate. Non siamo mai stati né mai saremo, tantomeno oggi, gli animali da porre nella vostra vetrina politica! Il nostro messaggio è chiaro: a scuola sì, ma non così!

Palestrina, 17/01/2021                                     I.I.S Eliano- Luzzatti