Un Netturbino con lode. Complimenti alla Nazione

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di Antonella Bonaffini

Che in Italia i sogni da qualche tempo si spezzino, è ormai sotto gli occhi di tutti.
Che un giovane, con una laurea conseguita in ingegneria presso il Politecnico di Bari, con il massimo dei voti, debba candidarsi ad un concorso per netturbini, piazzandosi ovviamente primo in graduatoria, se è un atto che a lui fa onore, credo invece possa essere tradotto come il fallimento più grande per un paese che si rispetti, e che soprattutto, possa definirsi ancora un paese civile. E quanto asserisco, non deve considerarsi come un’ affermazione volta a discriminare questo o quel lavoro. Ogni lavoro nobilita  l’uomo ma lo studio richiede sacrificio, lo studio richiede un investimento economico che spesso, mette le famiglie meno agiate nella condizione  di dover incorrere in sacrifici e privazioni. Chi studia, lo fa per rincorrere un sogno e che poi il sogno si frantumi proprio quando lo si è raggiunto, io ritengo sia davvero vergognoso.  E mentre in politica si discute il taglio dei vitalizi, ci si accapiglia per non mollare questa o quella poltrona, da anni ormai, senza che nessuno probabilmente abbia mai avuto, o forse semplicemente voluto, prenderne consapevolezza, c’è una parte del Paese che non si muove più, paralizzata dall’assenza di una prospettiva, una cecità che fa il modo che un ragazzo di soli trentacinque anni, debba accettare un armistizio di questo tipo, e questo soltanto per poter guardare al futuro dignitosamente. Ed allora io mi chiedo, di contro, dove sia la dignità di chi in questo momento, od in quello passato poca importa, perorava gli interessi del nostro paese, mi chiedo dove stia la coscienza di questi signori e dove, continuando di questo passo, potremo davvero arrivare, perché il fondo sembra ormai esser davvero vicino. Siamo in balia di un buio che disconosce luce, un buio che di Giuseppe Moreno Di Trani, ne inghiottirà probabilmente altri. I sogni, sono il vero motore dell’anima. I giovani sono il vero motore di una nazione. Un sogno che si spezza è un’ anima senza più una motivazione. Un paese che non è più in grado di promuovere sogni, è un paese che semplicemente muore.