Nessun dorma, siamo tutti colpevoli

373


L’ anziato picchiato a Manduria, un fallimento unanime. La baby gang andrà a processo

di Antonella Bonaffini

A volte bisognerebbe chiedersi quale sia lo spirito demoniaco che sembra muover questo mondo, perché malgrado il tempo sia in grado di sbiadire il contorno degli accadimenti, l’episodio consumatosi a  Manduria siamo certi continuerà a far un terribile rumore, se non a livello giornalistico, sicuramente mettendo a dura prova le nostre coscienze. Nessun dorma, siamo tutti colpevoli, nessuno escluso ed uso il plurale, perché quanto accaduto in questo piccolo paese, è una sconfitta che ci coinvolge tutti. Una sconfitta che a livello sociale, non conosce molti precedenti. Antonio è un anziano che vive da solo. Tiene molto a ricordi ed immaginette sacre che sono appartenute a sua madre. E’ quello il suo unico, vero tesoro. Antonio è un uomo che a Manduria non ha mai dato fastidio a nessuno. La sua casa si trova davanti alla Chiesa del paese, una chiesa che possiede un oratorio, un luogo dove i giovani si riuniscono al pomeriggio e giocano a biliardino. Forse, è in uno di quei pomeriggi in cui è la noia a far da padrona, in giornate che sembrano sempre tutte così dannatamente uguali, che i ragazzi iniziano a prendere di mira l’anziano. La sera, i calci ed i pugni indirizzati alla sua porta, portano Antonio a scaraventarsi fuori con un legno in mano. Urla il poveretto, invocando l’intervento delle forze dell’ordine. I video, riprendono dei giovani, che lungi dall’essere impauriti dalla mazza che Antonio stringe tra le mani, con sadico divertimento, avanzano. Il poveretto viene percosso, urla, cerca di difendersi ma nessuno sembra sentirlo. Quelle scene, si protraggono nel tempo ma a pochi sembrano interessare. Antonio allora mura una porta, ne sostituisce un’altra, in tutti i modi cerca di mettersi al riparo, come un animale ferito a cui la vita sta facendo uno scherzo, l’ennesimo, dolorosissimo, scherzo, ledendo non solo fisicamente la sua persona ma colpendolo nel poco che gli era rimasto, la sua stessa dignità. Antonio deposita una denuncia, firmata di suo pugno dinanzi ai Carabinieri Di Manduria, ma la banda non si lascia intimorire e non si ferma. Antonio è ormai un appuntamento fisso, un divertimento a cui nessuno sembra voler rinunciare. Una notte, la banda si spinge oltre ed entra persino in quella casa. Antonio impaurito piange ed implora aiuto ma i bulli lo deridono, lo schiaffeggiano, gli sputano addosso, lo percuotono provocandogli gravi lesioni, sia sul corpo che sul viso. L’epilogo di questa triste vicenda si consumerà in un letto di ospedale, dove l’anziano purtroppo, forse in un luogo dove finalmente si sente al sicuro, si lascia andare ed inaspettatamente muore. Torturato e seviziato per anni Antonio, che in paese tutti conoscono come ” lu pacciu”, in un silenzio assordante che di giorno in giorno intensifica la sua paura lasciandolo pietrificato, logorato da una solitudine che all’improvviso gli appare macabra, perché avverte, lo stia davvero per inghiottire. Molte denuncie furono fatte, sia dall’anziano che da qualche vicino, testimone dei mille appostamenti della banda, ed allora perché non vennero mai presi dei provvedimenti? Perché i volti di quei giovani erano noti in paese, un vicino di casa di Antonio una notte li aveva persino rincorsi, nel tentativo di metterli in fuga. Ed allora perché niente si è mosso? O dovrei scrivere, forse più correttamente, nessuno? Dov’erano i servizi sociali? Quell’oratorio avrà pur avuto un prete. Possibile che nessuno sia stato in grado di porre riparo, al dramma che ormai da anni stava consumandosi? Manduria è un paese di trentunomila abitanti, dove tutti si conoscono, dove tutti sapevano ma dove nessuno ha mai voluto veramente esporsi. Antonio è stato lasciato completamente solo, solo persino il giorno del suo funerale, solo dai parenti, solo da quello stesso paese che adesso sembra voler prendere le distanze da questa incresciosa vicenda, solo perché forse, quelle urla che per anni avevano squarciato la via nella quale l’anziano uomo abitava, davanti a Dio, sarebbero state difficili da non ricordare. No, nessun dorma.