ELEZIONI EUROPEE: STRAVINCE LA LEGA – Bassa l’affluenza ad Aprilia

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Bassa l’affluenza ad Aprilia – Il focus sui risultati elettorali

di Riccardo Toffoli

La Lega stravice ad Aprilia. Le elezioni europee 2019 segnano un altro importante cambiamento nel quadro politico locale: la Lega diventa primo partito e sfiora il 40% mentre il Movimento 5 Stelle crolla di 20 punti percentuali rispetto alle politiche del 2018. Un dato che dimostra ancora un volta come l’elettorato apriliano non abbia affatto un “controllo” da parte della politica locale. Le elezioni di domenica 26 maggio avvicinano Aprilia alla realtà delle province laziali e dell’Abruzzo dove a fianco ad uno slancio importante della Lega, il Movimento 5 Stelle perde consensi ma rimane secondo partito. Diversa la situazione di Roma dove il Pd nella Capitale raggiunge il 30% dei consensi e si impone come primo partito e in provincia si attesta sul 26% superato di poco dalla Lega. Il voto di Roma influisce fortemente sul risultato elettorale dell’intero Lazio. Il voto ad Aprilia evidenzia anche un calo dell’affluenza. Con il 48,60%, neanche un apriliano su due va a votare. 5 punti percentuali in meno rispetto alle elezioni europee del 2014 e sotto 4 e 5 punti percentuali rispetto alla media provinciale e regionale. Ben 8 punti sotto la media nazionale. La politica locale influisce in maniera limitata sul voto. Nonostante uno zoccolo duro di quasi il 25% (in pratica uno su quattro ha votato Movimento 5 Stelle) i voti di preferenza sono stati limitati. Sintomo che il voto è stato “di opinione” e non è stato raggiunto dai vari esponenti locali sostenitori (che tra l’altro non hanno mai ottenuto il simbolo). Il risultato elettorale dei 5Stelle ad Aprilia è superiore di ben 8 punti rispetto alla media provinciale e 7 punti più alta rispetto alla media nazionale. Il Partito Democratico, dopo la batosta subita alle scorse politiche, è in ripresa ma ad Aprilia si ferma al 14%, più o meno in linea con il risultato provinciale. Ben poca cosa rispetto ai movimenti che hanno gravitato in questa campagna elettorale sulle candidature interne al Pd. Le varie “correnti” interne del Pd sono divise e il Pd è lacerato: una parte è in maggioranza Terra, un’altra è in movimenti civici che contrastano la giunta Terra e un’altra ancora è la classe dirigente del partito che ha rapporti di non belligeranza con la giunta Terra. Una situazione non chiara che di certo non viene premiata dagli elettori apriliani. Gli elettori chiedono alla politica semplicità, visioni univoche e impegni concreti. Manca ancora un rapporto diretto coi cittadini. Il più votato ad Aprilia è il Ministro dell’Interno, leader della Lega, Matteo Salvini che si porta a casa 4mila 465 preferenze. Per far capire, poco di più dei voti che hanno preso insieme le liste del Pd e di Forza Italia nel suo complesso. Ai candidati della Lega va tutto il podio dei più votati. Al secondo posto Matteo Adinolfi che conquista mille 274 preferenze. Al terzo posto Bonfrisco Anna con 929 preferenze. Al quarto posto Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia con 882 voti. In crescita proprio quest’ultimo partito, Fratelli d’Italia, che ad Aprilia ottiene il 7,39% dei consensi, nonostante sia sotto rispetto alla media provinciale. Ottima l’affermazione di Nicola Procaccini, il sindaco di Terracina che supera le 400 preferenze e si vede premiare la forte determinazione amministrativa nel superare il dissesto e la crisi politica della sua città. Forza Italia crolla al 6,55% nonostante a Latina è sopra le due cifre. Il candidato portato dal gruppo dirigente locale Salvatore De Meo ottiene, comunque, un ottimo risultato con 294 preferenze superando il presidente uscente del Parlamento Europeo Antonio Tajani. Buona l’affermazione dei Verdi che ad Aprilia è sopra la media provinciale così come +Europa. Anche se entrambi sono di poco sotto la media regionale e nazionale. Aprilia, una grande realtà del Lazio dal punto di vista demografico e dal punto di vista produttivo, sembra vivere la politica come una cittadina di provincia. Fuori dalle beghe cittadine, la politica non interessa affatto. Uno su due apriliani non va a votare e di quelli che vanno a votare, quasi due su tre votano Lega e Movimento 5 Stelle. Molte le schede senza alcuna preferenza. L’amministrazione Terra è stata pressoché silente. Qualche esponente della maggioranza ha promosso delle iniziative a fianco di alcuni candidati, ma in generale nessuno ha promosso una campagna elettorale consistente sul territorio e il sindaco stesso, a parte farsi vedere più spesso insieme al sottosegretario leghista Claudio Durigon, non ha promosso alcuna iniziativa elettorale né ha ufficializzato la vicinanza ad un particolare schieramento. Questo penalizza la politica e la città, proprio perché molti temi come i rifiuti, le grandi opere, gli investimenti e gli insediamenti produttivi che creano lavoro e occupazione non si limitano a scelte locali (che in questo modo vengono sempre più tenute in poca considerazione). La politica locale esce sconfitta dal risultato e deve ritornare tra la gente. Degna di nota, in questo senso, la campagna elettorale dei giovani di Rigenerazione Apriliana che hanno puntato alla partecipazione al voto piuttosto che a posizioni di bandiera.