CITTADINANZA ONORARIA PER I BAMBINI STRANIERI NATI IN ITALIA E RESIDENTI AD APRILI

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Presentata in comune una mozione per favorire l’inclusione sociale dei nuovi apriliani

La proposta nasce in seno al centro-sinistra apriliano e trova consensi tra le associazioni cittadine

 di Lorenzo Lauretani

Sono sette le sigle di movimenti politici e associazioni cittadine che hanno voluto sostenere la mozione di Aprilia Possibile per il conferimento della cittadinanza onoraria ai bambini nati da genitori stranieri sul territorio italiano e residenti nel comune di Aprilia.Con una conferenza stampa congiunta l’associazione dei partigiani ANPI Aprilia sezione “Vittorio Arrigoni”, Aprilia Possibile, CGIL, gli ambientalisti di Enjoy Progress Lazio, FuturAprilia, MovAp e l’associazione “Senza Confini” hanno annunciato di aver protocollato in comune una mozione destinata a far discutere.Sulla scorta di iniziative analoghe come quella del II Municipio di Roma Capitale, patrocinata dall’università degli studi di Roma “La Sapienza”, e di altri comuni d’Italia, viene chiesto al comune di Aprilia di compiere lo stesso atto, seppur simbolico, di annoverare tra gli apriliani anche questi nuovi piccoli cittadini.                       La mozione richiama la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia approvata dall’ONU nel 1989 e ratificata dall’Italia con la legge 176/1991, con la quale viene sancito l’impegno degli stati firmatari a salvaguardare i diritti dei bambini alla crescita, allo sviluppo e all’educazione, senza distinzione di razza, ceto, sesso, lingua o religione. La stessa associazione nazionale dei comuni, l’ANCI, sottoscrisse nel 2014 con l’UNICEF – che dell’ONU è l’agenzia per la tutela dei bambini – una convenzione per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione tra i più piccoli e gli adolescenti con particolare attenzione alle categorie di questi maggiormente a rischio di esclusione sociale, proprio come i figli degli stranieri.Le sigle firmatarie della mozione, di prossima presentazione in Consiglio Comunale, hanno detto di aver voluto l’iniziativa anche quale stimolo alla riflessione sulla composizione del tessuto sociale apriliano, storicamente legato all’immigrazione intra-nazionale e regionale e oramai, da alcuni decenni, internazionale. Molti i contributi di carattere scientifico citati a supporto della mozione, tra cui le testimonianze di ingegnanti delle scuole primarie che sottolineano quanto il mancato riconoscimento della cittadinanza ai bambini nati da immigrati possa inficiare la quotidiana azione pedagogica degli educatori. Desta intanto scalpore e perplessità la polemica sollevata dalla comunità nigeriana che, con un comunicato stampa, ha bollato come strumentale la presentazione della mozione. Accuse poi respinte in toto dalle sigle: “Non abbiamo gli strumenti per strumentalizzare – dice con una battuta Pietro Ferrulli presidente del Movimento FuturAprilia – Non abbiamo i numeri in consiglio per far passare da soli la mozione né ci interessa ascriverci meriti che non avremmo. Questa è una battaglia di civiltà. Punto.”.