ANGELO CASCIANO (DEMOCRAZIA CRISTIANA) PRESENTA I CANDIDATI DELLA SUA LISTA (DC) DENUNCIA L’INEFFICIENZA DELLA SANITÀ LOCALE

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Il Candidato sindaco di Aprilia Angelo Casciano (Democrazia Cristiana – DC), denuncia la carenza delle strutture sanitarie di Aprilia. L’ha ribadito ancora una volta in occasione della presentazione dei candidati della sua lista, unica a sostenere la sua candidatura, presso presso la sede elettorale di via Ponchielli (Centro Commerciale “Il Tulipano”). Oltre al candidato a sindaco Angelo Casciano e ai candidati a consiglieri comunali della lista è intervenuto Mario De Benedittis, vicesegretario organizzativo nazionale vicario della DC e coordinatore della segreteria politica nazionale. Durante la conferenza è intervenuto telefonicamente Angelo Sandri, segretario politico nazionale della DC (ascolta video integrale sito facebook de Il Giornale del Lazio). Angelo Casciano ha portato all’attenzione dell’assemblea i punto essenziale del suo programma: inquinamento, sanità locale, viabilità, trasporti e sicurezza. L’INQUINAMENTO: Tema molto importante per la campagna elettorale risulta essere quello dell’inquinamento. Il Dtt. Casciano ha più volte in diverse sedi messo in evidenza la situazione ambientale del territorio, più volte abbandonato per assenza di controlli e inefficienza. Come riscontrato nei suoi studi da 7 anni a questa parte l’aumento dell’incidenza dei casi di tumore legati ad inquinamento dei metalli pesanti quali arsenico e metalli pesanti ad Aprilia i casi di tumori sono quintuplicati rispetto alla media nazionale. Qual è la vera terra dei fuochi? Riflettendoci siamo circondati da aziende che riversano nei vari fossi liquami di scarto della produzione inquinando un bene prezioso che il territorio possiede: le falde acquifere. Negli anni passati la dismissione dei tetti di eternit non più a norma di legge sono state fatte sparire in maniera illegale abusivamente nascoste e coperte nei vari terreni circostanti facendo si che ad ogni pioggia l’amianto rilasciato raggiungesse le varie falde. Non ultimo in ordine di importanza l’inquinamento dell’aria dovuta al rilascio delle polveri sottili dai vari impianti di biogas disseminate dentro le varie aziende nascoste nel perimetro cittadino che hanno portato all’aumento delle broncopneumopatie. LA SICUREZZA: Una città di 85.000 abitanti non può essere mortificata dalla situazione di abbandono in cui versa la medesima. Una città di tutto rispetto non può terminare la propria funzionalità nei primi due km quadrati ma anzi il fiore all’occhiello per una città cosi grande diventa il collegamento delle varie periferie con il centro. Le periferie al centro di Aprilia . Solo cosi grazie alla politica dei servizi quali rete fognarie, illuminazione, strade non dissestate con varie protezioni specialmente in presenza dei fossi laterali ed inoltre la messa in opera dei servizi essenziali quali l’acqua, il gas e la fibra nelle periferie posso essere l’unica chiave di successo per lo sviluppo dell’intera città; basti pensare che la mancanza delle reti fognarie nelle periferie costringe i cittadini di varie zone a riversare le acque nere nei vari fossi circostanti aumentandone l’inquinamento con impatto ambientale devastante. INEFFICIENZA DELLA SANITÀ LOCALE: Chi più di chi lavora in ambito medico può essere cosi sensibile e accorto come gia evidenziato nelle varie sedi delle inefficienze delle strutture sanitarie infatti la mancanza di postazioni di pronto soccorso pubbliche nel ramo neonatale (incubatrici), cardiologiche (malattie coronariche), chirurgia d’urgenza e chirurgia traumatologica pubbliche aumentano fortemente il rischio di decesso nella popolazione ed inoltre la totale mancanza di strutture convenzionate dove poter effettuare ecografie portano la popolazione a non potersi curare se non hanno i fondi economici adeguati. La gente muore se non ha i soldi per curarsi. VIABILITÀ E TRASPORTI: Nel corso degli ultimi anni a causa delle politiche nazionali e locali ha perso diverse aziende e molte versano in una crisi che col passare del tempo porterà alla chiusura delle stesse; questo perché Aprilia nonostante l’ottima collocazione geografica paga a caro prezzo la mancanza di una viabilità atta a collegarla con le varie zone limitrofe pur essendo geograficamente avvantaggiata poiché al centro tra costa e colli Albani, tra Latina e Roma l’inefficienza dei trasporti sia in termini di strade a lunga percorrenza, vedi Pontina con 60 kmh di velocità, o Nettunenze ingolfata e inefficiente per la viabilità porta che il commercio su ruote gommate passanti per Aprilia diventi improduttivo. Se a ciò aggiungiamo la mancanza della fermata dei treni a lunga percorrenza alla stazione di Campoleone anche in questo caso assistiamo ad un isolamento da parte della rete ferroviaria. In più la chiusura del casello 45 con l’inganno a precluso agli Apriliani una discesa al mare non più praticabile e la chiusura delle attività commerciali aldilà del casello. Da tener presente che in caso di malori c’è l’impossibilità da parte dell’ambulanza di raggiungere con facilità alcune strutture per anziani (Es. Villa Anna). L’isolamento di una città dal mare, dai treni, dalle strade a lunga percorrenza e la mancanza di un uscita autostradale promessa (vedi A3) e mai mantenuta hanno tagliato fuori dallo sviluppo commerciale questa grande città, la quarta nel Lazio, ed hanno permesso un regresso commerciale ed un conseguente impoverimento del territorio. C’è da segnalare inoltre la totale assenza dei mezzi pubblici quali taxi, NCC ed autobus municipalizzati che non permettono alle persone che rincasano dalla stazione in oraria tarda mettendo a rischio donne, bambini che sono la fascia più debole. SICUREZZA: In una città con 80.000 mila abitanti, la quarta nel Lazio, è inconcepibile la mancanza di un commissariato di polizia da affiancare alla stazione dei Carabinieri affinché le due forze in equilibrio tra loro possano dividere le competenze territoriali migliorando la sicurezza e la tranquillità del concittadini. Ancor di più ad oggi la necessità del poliziotto di quartiere che possa familiarizzare con la popolazione locale e che porti all’integrazione del tessuto sociale come un’unica unità amalgamata. Inoltre la necessità di un aumento delle unità di polizia locale che ad oggi è ridimensionata del 40% rispetto alle necessità contingenti. La collaborazione tra le forze dell’ordine e la polizia municipale porterebbe ad un maggior controllo capillare del territorio con conseguente sicurezza per i cittadini. VIDEO: (https://www.facebook.com/ilgiornale.dellazio/?ti=as)